La vita è bella: dove sono state girate le scene all'interno del lager nazista?

Stasera Canale 5 trasmette La vita è bella, il film di Roberto Benigni. Ma dove sono state girate le scene del campo di concentramento?

Una scena de La vita è bella

In occasione della ricorrenza della Giornata della Memoria, Canale 5 trasmette, in questo martedì 28 gennaio, La vita è bella, il film che è valso l'Oscar a Roberto Benigni. Uscito nel 1997, ha vinto tre premi Oscar come miglior film straniero, miglior attore protagonista a Roberto Benigni e miglior colonna sonora (di Nicola Piovani) nel 1999.

La vita è bella: la trama

La Vita E Bella Un Immagine
La vita è bella: una scena del film

Ambientato nel 1939, La vita è bella è la storia di una famiglia ebrea italiana deportata in un campo di concentramento: Giulio, il piccolo Giosuè e la mamma Dora, che pur non essendo ebrea deciderà di seguire la sua famiglia. All'interno del campo, Giulio farà credere al figlioletto che si tratta di un grande gioco, per nascondergli l'atrocità di quello che stanno vivendo.

La storia si divide fondamentalmente in due parti: una prima spensierata in cui vediamo Giulio e Dora innamorarsi, mentre nella seconda arriva la tragedia della deportazione e del campo di concentramento.

I luoghi de La vita è bella

Di pari passo, anche l'ambientazione del film si divide in due parti. Nella prima, la protagonista è la città di Arezzo: ne La vita è bella sono ben riconoscibili i luoghi del centro storico, da via Borgunto fino ai dintorni di Piazza Grande, ma anche Villa Masini a Montevarchi (AR), location sia per la casa di Dora che per il Grand Hotel dove Guido va a lavorare. Sempre in provincia di Arezzo, all'ingresso del teatro Signorelli di Cortona, Guido incontra per la prima volta Dora.

Il campo di concentramento

La vita è bella un primo piano di Roberto Benigni
La vita è bella un primo piano di Roberto Benigni

Nella seconda parte del film invece, ci spostiamo nel campo di concentramento. Nel film non viene specificato di quale campo si tratti, ma sappiamo dove sono state realizzate le riprese. Alla stazione di Ronciglione, in provincia di Viterbo, sono state girate le scene della partenza verso il campo, a sua volta ricostruito a Papigno, in provincia di Terni, in una fabbrica dismessa dove è poi nato uno studio cinematografico.

La scelta dell'ambientazione è perciò ricaduta su un campo circondato dalle montagne umbre, dunque diversa dalla geografia di Auschwitz. Perché il campo de La vita è bella non ha bisogno di un nome per essere identificato, li rappresenta tutti.

L'accusa spesso rivolta a Benigni, cioè quella di aver cambiato la storia per riuscire a ottenere l'Oscar, in realtà cadrebbe proprio così: perché non essendo Auschwitz il campo del film, potrebbe essere proprio uno dei campi liberati dagli americani. Come avvenuto a Mathausen ad esempio, dove erano stati imprigionati due zii della moglie Nicoletta Braschi, la Dora del film.