Promouvoir, associazione cattolica di estrema destra, ha colpito ancora in Francia, dopo aver ottenuto l'annullamento del visto di censura per Saw 3D qualche anno fa, questa volta è riuscita ad ottenere l'annullamento del visto per il film La vita di Adele. La pellicola del regista Abdellatif Kechiche, Palma d'oro a Cannes nel 2013, era stata precedentemente vietata ai minori di dodici anni con l'avvertimento "scene di sesso realistiche in grado di turbare il pubblico giovane". Per la Corte d'Appello amministrativa di Parigi le stesse "scene di sesso realistiche" del film sono "suscettibili di urtare la sensibilità del pubblico giovane, compresi gli adolescenti di età superiore ai dodici anni". Il ministro della Cultura dovrà procedere ad un riesame della domanda del visto entro due mesi.
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In passato Promouvoir, guidata dall'avvocato André Bonnet, aveva già attaccato altri film come Baise-moi - Scopami di Coralie, Ken Park di Larry Clark e Nymphomaniac - Volume 1 di Lars von Trier, tutti rei di non promuovere, secondo quanto dichiarato da Bonnet, i valori giudaico cristiani.
Il ministro alla cultura Fleur Pellerin ha già detto che farà ricorso al Consiglio di Stato contro questa decisione, snel frattempo il film non potrà essere proiettato sul territorio francese, sebbene sia uscito nelle sale da tempo Contro la sentenza si sono schierati i registi francesi con Claude Lelouch in testa che ha definito Promouvoir un gruppo oscurantista e si è detto preoccupato per ritorno dell'oltraggio al pudore in Francia.
Nel film Adele è una ragazza adolescente la cui visione del mondo inizia a vacillare il giorno in cui incontra Emma, una giovane donna dai capelli blu, con la quale inizia una storia d'amore.