Gladiatori e mostri in 3D? Meglio Matisse e Picasso. Il più bel film d'animazione dell'ultimo anno è uno straordinario viaggio nel mondo della pittura. Un'avventura fantastica, fatta di azione e poesia, che incontra l'arte attraverso le opere immaginarie di alcuni degli artisti più amati dal pubblico, da Pablo Picasso a Henry Matisse, passando da Bonnard, Derain, Chagall e Modigliani.
L'arte del Novecento diventa un film d'animazione realizzato da uno dei più acclamati artisti francesi del genere, Jean-François Laguionie, già vincitore di una Palma d'Oro a Cannes nel 1978: si chiama Le Tableau, e in Francia alla sua uscita nelle sale ha raccolto i giudizi entusiasti della critica più severa che lo ha giudicato incantevole e affascinante. Da noi è arrivato direttamente in dvd e blu-ray (distribuito da Koch Media) dal 12 dicembre con il titolo di La tela animata e promette di essere uno dei regali di Natale più raffinati e originali per grandi e piccini.
Il regista, già definito il Miyazaki francese, è nato a Besancon nel 1939, e ci ha lavorato per 5 anni assieme ai disegnatori della Blue Spirit Animation, uno dei più prestigiosi e premiati studio d'animazione d'oltralpe, inseguendo il sogno di un film che provasse a raccontare la storia avventurosa di un gruppo di personaggi che abitano dentro i dipinti e che si mettono alla ricerca del loro autore improvvisamente scomparso.
Le Tableau prende avvio con un incipit quasi pirandelliano: il Pittore è improvvisamente scomparso e nel quadro, che raffigura un bellissimo castello del Settecento, sono rimasti i personaggi finiti, i Compiuti, le figure incomplete, gli Incompiuti, e i semplici Schizzi, appena abbozzati. I Compiuti hanno preso il potere soggiogando gli Incompiuti e mandando in esilio gli Schizzi. Da qui partono le avventure del giovane Ramo appartenente alla classe dei Compiuti, che si innamora di una bellissima Incompiuta, Claire. Ramo decide di partire alla ricerca del Pittore insieme a Plume, un appartenente al gruppo degli Schizzi, e sulla loro strada incontrano tutta una serie di creature straordinarie, come la piccola Lola e il soldatino Magenta.
Il gruppo viaggerà di quadro in quadro e alcuni di loro approderanno addirittura a Venezia. Il finale svelerà la soluzione del mistero e sarà il Pittore stesso (con le fattezze nientemeno che di Paul Cezanne) a entrare in scena spiegando la sua versione alle creature dei suoi quadri.
Definito da Le Figaro "una pura meraviglia", il film, realizzato con migliaia di disegni fatti interamente a mano, è un piccolo gioiello che mette in scena un mondo fantastico che attinge alla grande pittura europea dei primi decenni del '900. Si pensi che quando Ramo arriva nell'atelier del Pittore trova un immaginario nudo di Matisse, un arlecchino del periodo blu di Picasso e l'autoritratto del Pittore che sembra una copia del celebre autoritratto di Cezanne.