Dopo otto anni di successo si chiude anche una delle serie televisive più amate: l'ultima puntata de La squadra si è conclusa con l'omicidio del commissario capo Pietro Guerra - interpretato da Massimo Bonetti, ma soprattutto con l'incredulità di un pubblico di telespettatori affezionati e le polemiche degli head writers Marco Cristiani e Donatella Diamanti, che sostengono che dietro la chiusura della serie ci sia la scelta non approvata di trattare argomenti scottanti come le Brigate Rosse, l'eutanasia e l'uranio impoverito.
"La cifra della nostra Squadra era di dare uno spaccato della realtà nazionale. - spiega la Diamanti - Era un progetto che si basava sull'idea di raccontare il nostro Paese in un momento in cui l'informazione non lo faceva più, usando la "detection" come scusa per mettere in scena argomenti delicati. E per questo, tempo fa, abbiamo avuto le nostre belle grane". Le fa eco Cristiani sostenendo che con la chiusura della serie "muore simbolicamente anche il gruppo di sceneggiatori che io e Donatella abbiamo coordinato assieme a Francesca Serafini.". Probabilmente ci saranno nuove serie e altre indagini, ma interpretate da altri e con un titolo diverso, Spaccanapoli, che però, secondo lo sceneggiatore "sarà tutt'altra cosa: tanta azione e poca attenzione alla realtà. Noi invece volevamo approfondire e dare altri punti di vista."
Ma qualcuno, secondo gli autori, non deve aver approvato gli argomenti trattati in alcune puntate ed allora hanno deciso di condannare la serie alla chiusura: " Quando a La squadra hanno assegnato la serata del mercoledì - sostiene Cristiani - ho capito che gli ascolti sarebbero crollati per via del calcio, e che il nostro destino era segnato"
Donatella Diamanti è molto dispiaciuta, ma è convinta che La squadra lascerà il segno: otto anni di vita dedicati alla serie "sono stati la dimostrazione di come la scrittura di qualità possa andare di pari passo con un sistema industriale. Eravamo una vera e propria redazione, noi e gli sceneggiatori. Sempre insieme, per cercare l'equilibrio giusto, studiare la migliore strategia comunicativa possibile. Si tratta di dosare nella scrittura un po' di coraggio e con questa fiction ci siamo riusciti. Tanti sceneggiatori che hanno lavorato con noi, sono diventati poi head-writer di altre produzioni televisive. È stata un'importante scuola, per tutti noi"
Attualmente la Diamanti sta lavorando ad un testo teatrale per il trio comico Le Galline, ed è la capo sceneggiatrice di Medicina Generale. Insieme a Mario Cristiani inoltre sta scrivendo un manuale di scrittura creativa seriale, e lavorando a nuovi progetti cinematografici e televisivi.