Jamie Lee Curtis ha tessuto su Instagram le lodi della miniserie La regina degli scacchi, concentrandosi su un aspetto narrativo in particolare. L'attrice, che ha un passato di alcolismo e dipendenza da oppiacei (è pulita dal 1999, dopo aver avuto un problema con gli antidolorifici in seguito a un intervento chirurgico), ha commentato così la miniserie Netflix scritta da Scott Frank e basata sul romanzo di Walter Tevis, su una giovane donna che diventa una campionessa di scacchi:
"In quanto ex-alcolizzata e tossicodipendente, la brutale onestà delle conseguenze distruttive di alcolismo e tossicomania è esplorata e mostrata in questa meravigliosa miniserie. Come tutti sappiamo, alcool e droga hanno una qualità glamour al cinema e in TV, e nelle infinite pubblicità che ci raccontano quanto rendano felici le persone. Ovviamente è tutta pubblicità. Questa è la realtà. Ottimo lavoro."
La regina degli scacchi, la recensione: la vita tormentata di una mente geniale
Jamie Lee Curtis ha recentemente recitato in Halloween, ritornando nei panni di Laurie Strode dopo quasi vent'anni di assenza (il personaggio era stato ucciso all'inizio di Halloween la resurrezione, mentre il nuovo film ignora tutti i sequel del classico di John Carpenter, che ha prodotto il revival e approvato questa scelta creativa), e la rivedremo il prossimo anno in Halloween Kills, inizialmente previsto per quest'anno ma rimandato a ottobre 2021 a causa della chiusura dei cinema in gran parte del mondo. Un terzo film, intitolato Halloween Ends, arriverà nel 2022 e, a giudicare dal titolo, chiuderà la storyline di Laurie e Michael Myers avviata nel 1978 e rivisitata nel 1998 e 2018.
L'attrice è anche stata parte del cast del thriller Cena con delitto - Knives Out, acclamato omaggio ai gialli in stile Agatha Christie che ha ricevuto una nomination all'Oscar per la sceneggiatura originale, e ha prestato la voce per un recente episodio dell'irriverente serie animata Archer, disponibile in Italia su Netflix.