Non si placa il successo de La regina degli scacchi, serie rivelazione di Netflix che ha visto l'affermazione definitiva della giovane Anya Taylor-Joy che paragona l'istinto scacchistico del suo personaggio al suo modo di recitare.
La regina degli scacchi racconta la storia di Beth Harmon, orfana dotata di straordinaria intelligenza che negli anni '60 si fa largo nei tornei di scacchi diventano in breve tempo una campionessa, ma dovrà al tempo stesso combattere i suoi demoni e la dipendenza da alcool e droga.
Prima di approdare al ruolo di Beth Harmon, Anya Taylor-Joyha divorato il romanzo di Walter Teves a cui la storia si ispira e racconta a Hollywood Reporter:
"Dal primo istante in cui ho aperto il libro, mi sono innamorata di Beth. Mi sentivo davvero vista da lei, e potevo rispecchiarmi in lei. Siamo due persone molto simili. Uno degli aspetti principali che ci unisce è la sua intrinseca solitudine. L'ho sempre provata, soprattutto durante l'adolescenza".
La regina degli scacchi, Anya Taylor-Joy: "Non sono abbastanza bella per essere nei film"
Nata a Miami da una famiglia originaria dell'America Latina, Anya Taylor-Joy ha trascorso l'infanzia in Argentina prima di trasferirsi in Inghilterra. Cresciuta come un maschiaccio, l'ingresso a Hollywood è avvenuto dopo alcune esperienze come modella. Il suo debutto, nel 2015, nell'horror The Witch di Robert Eggers le ha permesso di bypassare gli studi di recitazione.
"Credo che Beth sia una giocatrice di scacchi intuitiva. Io sono un'attrice intuitiva" commenta Anya Taylor-Joy che, oltre a La regina degli scacchi, ha ultimato le riprese di Emma di Autumn de Wilde e del thriller psicologico di Edgar Wright Last Night in Soho, tutto con un solo giorno di stacco tra un set e l'altro:
"Ho pensato 'Quello che sto facendo è folle', ma amo questi personaggi e non potevo rinunciare".
Qui trovate la nostra recensione de La regina degli scacchi.