Sono in corso a Sutri le riprese de La morte ci divide, ambiziosa produzione Play Entertainment che rilegge il mito de La morte e la fanciulla. La Morte ci divide (titolo originale Death Do Us Part), è una co-produzione internazionale Italia, Spagna, Polonia e Stati Uniti.
Rivisitazione in chiave cinematografica del racconto popolare La Morte e la Fanciulla, la commedia dark in costume ambientata nell'Italia medievale durante la prima pandemia della Peste Nera racconta una storia d'amore soprannaturale, mescolando leggenda, folklore e realtà, È un viaggio nel tempo, che porta lo spettatore a riflettere sul confronto dell'essere umano con l'ignoto, sulle superstizioni, sui pregiudizi e sull'eterna paura della morte. Spazio anche alla quota musical, infatti pur non essendo un musical tradizionale, la musica e canzoni giocano un ruolo fondamentale.
Play Entertainment, da sempre attenta alla valorizzazione dei nuovi talenti, ancora una volta punta sui giovani: La Morte ci divide è infatti diretto da due giovani registi americani alla loro opera prima, David Chavez-Grant e Abigail Ory, quest'ultima ne firma anche la sceneggiatura insieme a Masha Strasburger e Francesca Marciano. La storia è tratta dal testo teatrale rappresentato alla Harvard University nel 2019.
Un cast internazionale
Il cast vanta artisti italiani e internazionali: Ari'el Stachel, Zara Devlin, Riccardo De Rinaldis, Ian O'Reilly, Laura Morante, Alan Cumming, Lidia Vitale, Darko Peric e Claudio Bigagli.
Il cast tecnico è di altissimo livello: la scenografia è affidata a Crispian Sallis (tre volte candidato agli Oscar per Il Gladiatore, A spasso con Daisy e Alien), mentre i costumi sono stati realizzati da Carlo Poggioli (tra i suoi numerosi successi The Young Pope, The New Pope di Paolo Sorrentino e Ritorno a Cold Mountain di Anthony Minghella), la fotografia è affidata a Ferran Paredes Rubio (Comandante, per cui ha ricevuto la candidatura al David di Donatello).
Le riprese dureranno sei settimane e si snoderanno tra la zona di Sutri (VT) e Frascati, in piena collaborazione le istituzioni del territorio.
La sinossi
XIV secolo, in Europa scoppia la peste nera. Giulia, giovane donna ribelle nel piccolo e superstizioso villaggio di San Grobiano sull'appennino laziale, sogna di diventare medico, ma la società del tempo non è pronta ad assegnarle questo ruolo. L'epidemia è l'occasione per dimostrare al mondo il suo valore. Grazie al suo lavoro di guaritrice, Giulia scopre di poter vedere e interagire con la Morte stessa della quale finisce per innamorarsi, anche se rinuncerà a tutto per salvare il suo villaggio.