Arriva a Roma sabato 22 settembre Sabina Guzzanti, che in questi giorni è impegnata in un tour per accompagnare in sala il suo film Le ragioni dell'aragosta, accolto con dieci minuti di applausi e standing ovation al Festival di Venezia.
La Guzzanti incontrerà il pubblico di Roma alle ore 22.30 al Cinema Quattro Fontane.
Il film che vede tornare insieme, dopo 15 anni nel piccolo villaggio della Sardegna dal divertente nome Su Pallosu, alcuni attori del gruppo storico di Avanzi - Pierfrancesco Loche, Francesca Reggiani, Cinzia Leone, Stefano Masciarelli e Antonello Fassari - è ''un happening'' - come dice la stessa Guzzanti - sulla messa in scena di uno spettacolo, nell'anfiteatro di Cagliari, a sostegno dei pescatori in difficoltà per l'estinzione delle aragoste. A ispirare il lavoro la presenza del pescatore Gianni Usai, ex operaio della Fiat ed ex sindacalista.
Prodotto da Sabina Guzzanti, Valerio Terenzio e Simona Banchi, in collaborazione con Ambra Fandango e Istituto Luce, che lo distribuisce, è in realtà un film di denuncia disseminato di dubbi sull'utilità dell'azione e sulle strategie possibili.
Si rivede la Guzzanti nei panni di Silvio Berlusconi e in quelli di Moana Pozzi, altri spezzoni storici di Avanzi, l'operaio Masciarelli, la Sora Lella di Fassari e anche vecchie immagini della Fiat, delle battaglie sindacali e della storica manifestazione di 40 mila dirigenti e impiegati che è stata la sconfitta degli operai. ''Avanzi - dice la Guzzanti nel film - doveva sembrare un miracolo. In fondo è una cosa che non si è più ripetuta''. Il film si apre con una serie di dubbi e domande: ''siamo un popolo di ipocriti-vigliacchi? Come si fa a fare satira sul centro-sinistra? E si conclude fra mille dubbi: ''tale è il discredito della nostra classe dirigente che io sono diventata un punto di riferimento politico, spero che ce la facciamo'' dice la Guzzanti. Ma c'è anche una certezza: ''Volevo dire che perché ci sia un mondo migliore bisogna riuscire a immaginarlo'' afferma nelle ultime immagini del film.