Per l'intera durata de La famiglia il cognome di Carlo, il personaggio interpretato da Vittorio Gassman, non viene mai menzionato esattamente come il cognome di nessuno dei suoi parenti. Ettore Scola, il regista del film, in seguito rivelò d'essersi ispirato a una persona a lui vicina.
La persona in questione era Carlo Salinari, un insegnante a cui il regista era stato molto legato in gioventù. Molti dei personaggi della pellicola sono interpretati da attori diversi, un'altra peculiarità del film è che attori diversi interpretano lo stesso personaggio nella stessa scena. Nella quinta parte quando Carlo, il personaggio ispirato all'insegnante di Scola, controlla i compiti di Maddalena inizialmente sembra avere le sembianze di Andrea Occhipinti ma ben presto sono riconoscibili i tratti di Vittorio Gassman.
In una scena della terza parte si può leggere l'unica data esatta del film: quando Carlo racconta che ha iniziato a frequentare Adriana con la quale si scambia lunghe lettere d'amore, in quella inquadratura la data riportata è 2 luglio 1926. Nei titoli di coda il personaggio della zia Millina viene citato come "zia Ornella" e la zia Ersilia viene indicata come "Moglie dello zio Michele".
La pellicola, presentata in concorso al 40º Festival di Cannes, parla della vita di una famiglia borghese italiana, osservata dall'interno di un appartamento del rione Prati di Roma, dal 1906 al 1986. Il protagonista Carlo è seguito in ogni fase della sua vita: dal battesimo, nella classica scena della fotografia di rito, fino al suo ottantesimo compleanno.