La minigonna, i Beatles, i Rolling Stones, la Swinging London: questa era l'Inghilterra negli anni '60. Ma, nello stesso periodo, la vita degli inglesi veniva sconvolta da una serie di crimini orrendi: atroci delitti a sfondo sessuale perpetuati contro dei minorenni. I colpevoli? Una coppia di fidanzati, Ian Brady e Myra Hindley: dal 1963 al 1965 uccisero cinque ragazzi tra i 10 e i 17 anni nei dintorni di Manchester. La loro storia viene raccontata nella miniserie in tre episodi La coppia che odiava i bambini, in onda da domenica 16 marzo alle 21.55 su Crime + Investigation (canale 117 di Sky).
Attraverso l'analisi dell'autobiografia mai pubblicata della Hindley, la miniserie svela nuovi dettagli della sua vita: l'infanzia fu difficile a causa di un padre violento. L'incontro con Brady, affascinato dalle figure del Marchese De Sade e di Adolf Hitler, le cambiò l'esistenza: fu amore a prima vista, che si trasformò in passione sfrenata, sfociando prima in violente fantasie sessuali e poi nella pianificazione degli omicidi di Keith Bennett, Edward Evans, Lesley Ann Downey, John Killbride e Pauline Reade.
Soprannominati gli assassini della brughiera, i due adescavano i ragazzi e spesso li facevano ubriacare. Era poi Brady che li uccideva. Nell'autunno del 1965 la polizia inglese riuscì ad arrestare i due fidanzati, che vennero condannati per l'omicidio di tre ragazzi. Solo vent'anni dopo, a seguito di alcune dichiarazioni di Brady, venne riaperto il caso per l'assassinio degli altri due giovani. La ricostruzione dell'intera vicenda viene accompagnata da interviste ai compagni di scuola della Hindley, ai parenti delle vittime e all'ufficiale di polizia incaricato di riesaminare il caso.