Abdul Halim Abdul Hamid, capo della Commissione di revisione cinematografica della Malesia, ha chiesto di tagliare più di quattro minuti da La Bella e la Bestia, ben più dei tre secondi accusati di "propaganda gay", ma la Disney ha rifiutato queste condizioni, mettendosi nelle condizioni di non distribuire il film nello stato asiatico.
Leggi anche:
I momenti rifiutati dal comitato malese sono un abbraccio tra Le Tont e Gaston, una canzone con allusioni sessuali e una scena nella parte finale, che Hamid ha evitato di commentare, ma che probabilmente è il "momento gay" di cui Bill Condon ha parlato durante la promozione del film. Hamid ha anche dichiarato che le frasi del regista hanno reso la situazione più difficile per i censori e che alcuni spettatori hanno comunicato il loro disappunto prima ancora della distribuzione del film:
"Se Condon non avesse menzionato l'elemento 'gay', le persone non si sarebbero incuriosite e avremmo potuto proporre dei tagli più contenuti, e probabilmente tutto questo non sarebbe stato un problema. Vogliamo preservare i film per come sono stati ideati dal regista, ma nel momento in cui viene inserito un elemento gay, noi dobbiamo tutelarci."
La Malesia è un paese per lo più musulmano e i rapporti gay sono illegali sia secondo il codice penale sia secondo la sharia, la legge islamica. Nel 2010 l'Associazione dei Produttori Malesiani ha dichiarato che i personaggi gay sono tollerati solo se, nel film, si pentono della loro situazione o se muoiono. La Commissione di revisione cinematografica della Malesia darà il suo responso ufficiale sulla distribuzione martedì, dopo che la Disney si è rifiutata di consegnare la versione tagliata.
Continua a seguirci su Facebook, Twitter, Instagram, Youtube, Google+ e Telegram per aggiornamenti, notizie, e curiosità su film e serie TV!