Kristen Stewart ha rilasciato una lunga intervista a Entertainment Weekly dove si è soffermata sul nuovo film nel quale ha lavorato, Lizzie, biopic di Craig William Macneill su Lizzie Borden, una donna americana accusata di aver ucciso il padre e la matrigna a colpi d'ascia. Chloë Sevigny interpreta Lizzie mentre a Kristen Stewart è stata affidata la parte della domestica Bridget Sullivan, molto legata alla protagonista, tanto da sviluppare una forte attrazione nei suoi confronti.
Nel corso dell'intervista Stewart si è soffermata su alcuni aspetti molto importanti del film, approfondendo le sensazioni provate durante la lavorazione e la controversa psicologia di Lizzie.
"Lizzie era davvero arrabbiata. Qualcosa deve averla fatta incazzare. Non era solo pazza, fuori di testa... Ma non penso mai che essere super violenti sia necessariamente la risposta a qualsiasi cosa". "Si tratta di una tragica storia d'amore" ha proseguito l'attrice "Tutti vogliono sapere come qualcuno possa essere capace di un atto così odioso. Ma in questo film non siamo empatici, raccontiamo solo quanto fosse difficile vivere allora come donna, e oggi stiamo ancora combattendo e riconoscendo le cose per la prima volta. Cosa significava essere 'gay' allora? Cosa significava per le giovani donne provare attrazione fra loro e avere un sostegno che mai avevano immaginato da un'altra persona?"
Le viene chiesto se nel ruolo di Bridget ha incanalato tutta la rabbia per una società patriarcale. La risposta è legata soprattutto al ruolo: "Bridget non è così esplicita come Lizzie. Viene dalla povertà estrema ed è completamente sola. Quando incontra Lizzie si riconoscono reciprocamente. Non ho mai provato rabbia perché stavo interpretando un personaggio dimesso. In teoria sì, assolutamente. Volevo far parte di questo film perché vedi due ragazze completamente oppresse, incapaci di respirare. La parola "scelta" non è nemmeno contemplata nel loro vocabolario"
Kristen Stewart infine ha spiegato uno degli aspetti più singolari del film: durante la scena dell'omicidio, le protagoniste sono nude, mentre durante le scene di sesso sono praticamente vestite. "Io e Chloë Sevigny Indossavamo dei corsetti e per toglierli ci vogliono almeno dieci minuti, quindi se dovevamo fare sesso, l'avremmo fatto con i vestiti addosso. Si tratta di una scena onesta. E la stessa cosa vale per la scena dell'omicidio: non potevano indossare nulla, perché altrimenti gli abiti si sarebbero sporcati di sangue. Ci siamo rese conto che il fatto di essere in intimità e non poter togliere immediatamente i vestiti era davvero sexy"
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Quando le è stato chiesto se anche a lei è capitato, in occasione della lavorazione del fim, di vedere dei fantasmi, come è capitato a Chloe e alla sceneggiatrice Bryce Kass (o almeno loro così hanno dichiarato), Kristen si è messa a ridere: "No, non mi è capitato. Ma credo assolutamente che Chloe abbia avuto un'esperienza davvero strana. Una notte non riusciva a dormire e si è convinta di aver avvertito in qualche modo lo spirito di Andrew, il padre di Lizzie. Io non ho avuto esperienze particolari, ma quando fai un film su una persona realmente esistita, se questa persona non è più in vita, ti chiedi se in qualche modo ti stanno osservando mentre interpreti il loro ruolo"
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Lizzie uscirà nelle sale americane il 14 settembre e include nel cast anche Fiona Shaw, Jamey Sheridan, Kim Dickens, Denis O'Hare e Jeff Perry.