Dopo aver archiviato la sua partecipazione all'MCU, Aaron Taylor-Johnson sta per tornare ad allietare il pubblico dei cinecomic nei panni di Kraven il cacciatore nell'omonima pellicola Sony in uscita l'11 dicembre con Eagle Pictures. Il film si caratterizza per il Rating R, divieto ai minori di 17 anni non accompagnati negli USA e il suo protagonista spiega che il morivo sono le scene d'azione folli.
Interpretato anche da Ariana DeBose e Russell Crowe e diretto da J.C. Chandor, Kraven il Cacciatore racconta la nascita di uno dei cattivi più iconici della Marvel. Aaron Taylor-Johnson interpreta Kraven, un uomo la cui complessa relazione con il padre, lo spietato gangster Nikolai Kravinoff (Russell Crowe), lo indirizza in un percorso di vendetta con conseguenze brutali, motivandolo a diventare non solo il più grande cacciatore del mondo, ma anche uno dei più temuti.
Il ruolo ha richiesto all'attore britannico un duro allenamento per essere fisicamente pronto a interpretare scene d'azione sanguinose e mozzafiato, come ha ammesso lui stesso in un'intervista con Collider:
"Le scene d'azione in questo film sono pazzesche. I posti in cui ti portano sono fantastici. Avere una classificazione R in un film di supereroi è super eccitante. Venite a vedere questo film, non vi deluderà".
Il ritorno al cinecomic
I primi otto minuti di Kraven il Cacciatore diffusi da Sony Pictures forniscono un assaggio di quel che ci aspetta al cinema a partire dall'11 dicembre. Riflettendo sul suo ritorno a un adattamento Marvel dodici anni dopo il personaggio di Quicksilver, Aaron Taylor-Johnson spiega:
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"Doveva essere questo tipo di personaggio che sentivo fosse profondo e complesso, in grado di reggersi sulle proprie gambe. Volevo investire tempo in questo personaggio, perché credo che ci sia qualcosa di veramente unico e interessante nel raccontare questa storia, con toni come questo, con un divieto ai minori per via delle scene grintose e per la violenza. Essere in grado di fornire i pezzi mancanti, è un po' come la storia delle origini, vi abbiamo dato la parte dei Kravinoff che, come nei fumetti, è piena di oscurità. In un certo senso è come partire dalla fine e per svelare chi fosse davvero il personaggio prima di diventare il cattivo. È stato fantastico collaborare con J.C. Chandor, che comprende davvero il personaggio e ha la sensibilità necessaria nel raccontare un film come questo. È davvero un film di gangster, il che è fantastico".