Durante le riprese di Kingsman: Secret Service si verificò un errore sul set dalle conseguenze potenzialmente letali. Questo mentre si girava la sequenza in cui le nuove reclute dell'agenzia si svegliano nel cuore della note a causa di un'alluvione, organizzata dai loro mentori come test. Ebbene, mentre nel film era tutto sotto controllo, sul set accadde l'esatto contrario, come ha raccontato il regista e sceneggiatore Matthew Vaughn: "Urlai 'Azione' e per un errore del computer tutti si trovarono sei metri sott'acqua, compresi gli operatori e i tecnici del suono. C'era il panico, tutti facevano uscire le persone dall'acqua. Gli attori non stavano recitando, erano terrorizzati per davvero." Per fortuna incidenti simili non si verificarono più, e il resto della lavorazione andò a gonfie vele.
Questo è uno dei curiosi retroscena di Kingsman: Secret Service, adattamento del fumetto di Mark Millar e Dave Gibbons e concepito come versione vietata ai minori dei film di James Bond, in particolare dell'epoca di Roger Moore (il regista Matthew Vaughn ha ammesso che la gag conclusiva sulla sodomia, non particolarmente apprezzata dagli spettatori più sensibili, è la versione esplicita dei doppi sensi che caratterizzavano molti film sulla spia ideata da Ian Fleming, soprattutto negli anni Settanta). Nel 2017 è uscito il sequel, Kingsman: Il cerchio d'oro, mentre il prequel, The King's Man - Le origini, che racconta la nascita dell'agenzia spionistica, dovrebbe uscire all'inizio del 2021 dopo essere stato più volte rimandato quest'anno a causa della chiusura delle sale in molti paesi.
Vaughn è anche al lavoro su un terzo capitolo ambientato nel presente, che per ora ha il titolo Kingsman: The Blue Blood, come lui stesso ha svelato in una recente intervista concessa al mensile britannico Empire. Sono in cantiere anche uno spin-off dedicato alla controparte americana Statesman, apparsa nel secondo lungometraggio, e una miniserie televisiva di otto episodi.