Francis Ford Coppola ha definito Martin Scorsese il più grande cineasta vivente dopo la visione del suo ultimo film, l'atteso Killers of the Flower Moon, che approderà nei cinema il 19 ottobre.
La visione della pellicola fiume di Scorsese che ricostruisce le indagini dietro una serie di omicidi avvenuti nella comunità dei nativi Osage nei primi anni '20 del '900 ha spinto Francis Ford Coppola a fornire le sue impressioni su Instagram lodando il collega che ha definito "amico di vecchia data" nonché "il più grande regista vivente".
"Il mio amico di vecchia data @martinscorsese ha un nuovo film in uscita questo mese, Killers of the Flower Moon. È una persona meravigliosa ed è il più grande regista vivente al mondo. Il suo nuovo film funziona egregiamente a tutti i livelli"_ scrive condividendo su Instagram il trailer di Killers of the Flower Moon.
Killers of the Flower Moon è una storia americana mai raccontata
L'ultimo film di Scorsese è uno dei film più attesi dell'anno sia per i nomi coinvolti per che per la sua trama oscura e inquietante. Killers of the Flower Moon vede protagonisti Leonardo DiCaprio, Lilly Gladstone e il collaboratore di lunga data di Scorsese, Robert De Niro, in una performance che lo rende irriconoscibile. Il film è basato su una storia vera, in cui un gruppo di nativi Osage viene lentamente ucciso dai vicini bianchi a causa del petrolio scoperto sulla loro terra. DiCaprio interpreta Ernest Burkhardt, un uomo bianco che si innamora di Mollie Kyle (Lily Gladstone), una donna Osage. Ernest è nipote di William Hale, il principale antagonista interpretato da Robert De Niro, che cerca di prendere il controllo del petrolio contenuto nella terra dei nativi.
Killers of the Flower Moon ha impegnato Martin Scorsese per lungo tempo, ma il regista appare instancabile nonostante il passare degli anni. Al momento avrebbe in progetto un possibile sequel della sua controversa pellicola del 1988, L'ultima tentazione di Cristo, progetto che avrebbe riferito a Papa Francesco durante un recente incontro. Scorsese ha dichiarato di aver "risposto all'appello del Papa agli artisti nell'unico modo possibile: immaginando e scrivendo una sceneggiatura per un film su Gesù". Il regista ha inoltre anticipato un potenziale cameo nel progetto in via di sviluppo.