Mentre Jurassic World infrange record su record di incassi, il regista Colin Trevorrow è già impegnato nella stesura del sequel e sembra avere le idee già piuttosto chiare. "Non so ancora se mi occuperò io della regia del prossimo capitolo, ma per me è importante lasciare tutto a posto. So che mi vogliono riconfermare, so che vorrebbero che dirigessi i prossimi film e io voglio lasciare tutto pronto in modo da rendere il franchise ricco e interessante."
Le parole di Colin Trevorrow confermano che il franchise non si limiterà a un solo sequel, ma che sono in arrivo multiple pellicole dedicate ai dinosauri geneticamente modificati che tanto piacciono al pubblico. "Voglio rassicurare tutti. Non vedremo solo un mucchio di dinosauri che danno la caccia alle persone su un'isola. Questo concept invecchierebbe rapidamente. Non voglio limitarmi ai parchi tematici, le applicazioni per la scienza che mostriamo nel film sono infinite e possono superare i confini dell'intrattenimento. Se si guarda all'energia nucleare e a come è nata, il primo istinto è stato quello di farne un'arma e poi sono state trovate applicazioni utili come la produzione di energia. Tutto questo non è nel romanzo, ma è un seme che volevo piantare nel mio film. Questo spunto potrebbe crescere. Che cosa accadrebbe se la scienza che ha creato i dinosauri divenisse fruibile a tutti? Se nascessero compagnie in tutto il mondo capaci di fare ciò che ha realizzato la InGen?"
I quesiti senza risposta per il momento sono tanti e il futuro del franchise è incerto. Per ora abbiamo la certezza del ritorno dei protagonisti Chris Pratt e Bryce Dallas Howard, ma il cammino è tutto da costruire. "Nel film il Dottor Wu ammonisce il Dottor Mesrani dicendogli 'Non saremo sempre gli unici in grado di creare un dinosauro'. Credo che sia un'idea interessante anche se non l'abbiamo ancora esplorata in profondità. Ci sarà spazio per espandere questo universo. Non dovrei usare la parola universo perché le persone penseranno che stiamo creando un Jurassic World universe. In realtà non è così" conclude Trevorrow.