Intervistato da GQ riguardo l'incredibile successo di The Bear, serie che lo vede protagonista, Jeremy Allen White ha svelato di aver fatto il provino per "una specie di film Marvel" ma di non essersi trovato bene. "Avevo un atteggiamento sbagliato. Penso di aver interpretato tutto in modo sbagliato", racconta l'attore.
"Gli ho detto: 'Ditemi perché dovrei fare il vostro film', e loro mi hanno risposto: 'Non ti diciamo niente, fottiti'. Non capisco perché i film di supereroi sono diventati l'apice della carriera di un attore. Hanno dei registi davvero bravi per fare quei film e ovviamente hanno degli attori davvero bravi, ma non è mai abbastanza. L'ho interpretato nel modo in cui volevo interpretarlo."
The Bear 2, recensione: se possibile, ancora più bella
The Bear 2, Lionel Boyce: "Il segreto del successo è fare molti errori"
The Bear è una delle serie più ansiogene della tv: ambientata nella cucina di un locale di Chicago, il The Beef, la prima stagione è girata come fosse un film di guerra. La seconda stagione è invece più simile a un racconto sportivo. La brigata dello chef Carmy (Jeremy Allen White) unisce le forze per dare vita a un nuovo locale. The Bear, appunto. Ognuno ha un compito preciso: Marcus è il pasticcere e per affinare la sua tecnica va a Copenaghen, per imparare da uno dei più promettenti talenti europei. A interpretarlo è Lionel Boyce, che, in modo molto appropriato, ha risposto alle domande da una cucina.
"Sono fortunato: tutti nella serie sono su di giri, mentre il mio vive nel suo mondo", ha detto l'attore. "Io mi posso rilassare mentre loro urlano! C'è un episodio della prima stagione, e ogni tanto in questa in cui sono teso anche io. È folle, ma poi, quando c'è lo stop, torniamo tutti d'accordo. Facciamo delle battute e la tensione se ne va. Scherziamo e ci mangiamo un biscotto".