Javier Bardem, nominato ai Golden Globe per il ruolo di José Menendez nella serie Monsters: The Lyle and Erik Menendez Story, ha condiviso le sue riflessioni sull'interpretare ruoli oscuri, il suo disgusto per la violenza e l'impatto che spera la serie possa avere.
Javier Bardem riflette su "Monsters", la violenza, mascolinità tossica e l'impatto delle sue interpretazioni
Bardem ha appreso della nomination dalla moglie, l'attrice Penélope Cruz, mentre si trovavano ad Abu Dhabi per le riprese del film F1. "Ho chiesto a mia moglie di controllare su Google," racconta l'attore. "Quando ha visto che ero nominato, è stato un momento semplice ma molto bello."
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A parte questo momento piacevole, in Monsters*, Javier Bardem si è immerso in un personaggio complesso, descritto come un padre emotivamente e psicologicamente violento. Sebbene non ci siano prove definitive sulle accuse di abusi sessuali contro Menendez, Bardem ha interpretato il ruolo bilanciando ambiguità e profondità:
"Non è necessario amare il personaggio per interpretarlo," spiega. "Il nostro lavoro è capire i loro difetti, le paure e il dolore. José non è nato così, è stato plasmato dal trauma." Bardem riconosce che il ruolo ha un valore sociale**: "Spero che questa serie contribuisca a dare voce alle vittime di abusi e a favorire discussioni importanti."
Bardem ha anche rivelato come il suo disgusto per la violenza abbia influenzato alcuni dei suoi ruoli passati, come quello di Anton Chigurh in Non è un paese per vecchi. L'attore ha ammesso di essersi sentito depresso durante le riprese, complici l'isolamento culturale e il peso del personaggio. Tuttavia, il collega Josh Brolin è stato una figura di supporto fondamentale: "Josh è stato il mio salvatore. Mi ha mostrato la luce e abbiamo creato una grande amicizia."
Parlando della sua prima esperienza in una serie limitata, Bardem si è detto piacevolmente sorpreso dalla qualità del lavoro:
"Pensavo che sarebbe stato frenetico o artisticamente inferiore. Invece, tutto era di prim'ordine, e il team di Ryan Murphy era eccezionale." Bardem ha paragonato l'impatto della serie a quello di The Sea Inside, il film che contribuì a sensibilizzare sull'eutanasia in Spagna. "L'eco di questa serie è straordinaria, e penso che sia una buona cosa perché sta portando alla luce discussioni su abusi, mascolinità tossica e predominio maschile," conclude.