Mancano ormai poche settimane all'uscita di Aquaman e il Regno Perduto, e per l'occasione ComicBook.com ha intervistato il regista James Wan riguardo al futuro del personaggio. Il regista non si è sbottonato eccessivamente, ma ha ammesso: "Abbiamo creato un mondo così vasto all'interno di un mondo più grande e la cosa bella è che è qualcosa di unico che riguarda i personaggi di Aquaman. Aquaman vive in un mondo che non viene davvero influenzato da tutti gli altri eventi."
Wan ha poi aggiunto: "Si potrebbero raccontare tante storie da questo mondo e non devono per forza essere film. Potrebbero sicuramente essere delle piccole serie se si volesse." Riguardo al figlio di Aquaman, il regista ha dichiarato: "È preso direttamente dal fumetto e il motivo per cui abbiamo preso questa decisione è che ci sembrava una progressione naturale del primo film. È divertente perché lo vediamo impegnato a gestire questioni importanti e poi al contempo a casa a cambiare pannolini e ad accudire il bimbo."
Aquaman e il Regno Perduto, negli abissi DC: cosa aspettarci dal sequel con Jason Momoa
Aquaman e il Regno Perduto: per Jason Momoa e James Wan "è un sequel imperdibile"
Warner Bros. ha diffuso in streaming una nuova anticipazione di Aquaman e il Regno Perduto nella quale sia il regista James Wan che il protagonista Jason Momoa invitano il pubblico e i fan dei cinecomic a non perdersi la nuova avventura di Arthur Curry al cinema.
"Il mondo di Aquaman è così grande che vuole che visitiamo tutti questi nuovi regni e incontriamo tutti questi interessanti e nuovi personaggi diversi", dichiara Wan nella nuova featurette condivisa da Rotten Tomatoes. "È molto più grande di qualsiasi altra cosa abbiate visto. È un fantasy in piena regola".
Naturalmente, l'antico regno sottomarino ospita una legione di creature mostruose che dimorano nelle profondità. Questi mostri tentacolari e torreggianti, simili a quelli di Ray Harryhausen, rimarcano l'affinità di Wan con il genere horror, mentre Aquaman e il Regno Perduto porta Arthur e Orm in quello che Wan definisce un "viaggio strano e folle in tutti questi mondi diversi e strani".