Solo pochi giorni fa l'America è stata scossa dalla confessione di Lance Armstrong, ex divo del ciclismo salito alla ribalta prima per una collezione di invidiabili vittorie e poi per il rovinoso crollo legato alle accuse di doping. Mentre Armstrong ammetteva le sue colpe nel salotto televisivo di Oprah Winfrey, a Hollywood si pensava già a portare la sua storia al cinema. La Paramount e la Bad Robot di J.J. Abrams sarebbero intenzionate a sfruttare il potenziale drammatico contenuto nel racconto dell'ex ciclista e avrebbero già acquisito i diritti di Cycle of Lies: The Fall of Lance Armstrong, biografia dell'atleta firmata da Juliet Marcur. La giornalista, reporter sportiva del New York Times, ha seguito la carriera di Lance Armstrong per più di un decennio, fin dai tempi della sua guarigione dal cancro. La Marcur ha documentato le sue sette incredibili vittorie consecutive al Tour de France e la difesa strenua alle accuse di doping fino alla recente ammissione. Il libro verrà pubblicato a giugno dalla HarperCollins.
Quello di J.J. Abrams non è il primo tentativo di portare la vita di Armstrong sullo schermo. Prima di lui Frank Marshall e Gary Ross stavano lavorando a un progetto che avrebbe dovuto vedere protagonista Jake Gyllenhaal e che sarebbe stato incentrato sulla prima parte della carriera del ciclista. La discesa agli inferi di Armstrong, però, ha bloccato tutto. Ora la storia prenderà una piega completamente diversa. J.J. Abrams produrrà il biopic insieme a Bryan Burk. Al momento non si parla né di regista né di possibili interpreti, ma tra i rumors circolati a Hollywood il più accreditato per il ruolo sarebbe Matt Damon, seguito a ruota dall'amico e conterraneo di Armstrong, l'atletico Matthew McConaughey.