Dopo che Stan Lee ha creato il personaggio di Tony Stark nel 1963, nel 2008 arriva Iron Man, diretto da Jon Favreau, che diventerà il più importante dei supereroi Marvel e di cui ricordiamo il gesto di pace che spesso era solito fare, dietro il quale pare si celi un importante motivazione.
Come sottolinea ScreenRant, il viaggio personale di Iron Man nell'MCU è segnalato in una scena iniziale molto importante. Tony Stark è il capitalismo fatta persona e conduce la vita da sogno di ogni approfittatore della guerra. Un giorno va in Afghanistan e condivide un Humvee con un gruppo di soldati suoi fan, che vogliono scattare foto con lui. Uno di loro, mentre si mette in posa per lo scatto, fa il segno di pace e Tony risponde: "Amo la pace. Sarei disoccupato con la pace"
Una frase, a quanto pare, improvvisata da Robert Downey Jr., che all'epoca venne scelto da Jon Favreau nonostante si pensasse che la sua carriera fosse ormai al capolinea. Questa battuta pare sia la chiave per capire l'evoluzione di Iron Man nell'universo cinematografico Marvel, nonché spiegazione del suo consueto gesto di pace. Pochi minuti dopo aver fatto quella battuta, Tony Stark vede quel soldato morire avanti ai suoi occhi, ucciso dai membri dei Dieci Anelli.
Dopo questo tragico momento, Tony Stark capisce il vero costo umano della violenza di cui ha approfittato per tutta la vita e torna dall'Afghanistan come un uomo diverso. Annuncia al mondo che le Stark Industries abbandonano il commercio d'armi e diventa Iron Man per riportare ordine dove la sua produzione ha portato solo guerra.
Ecco perché, probabilmente, il segno di saluto distintivo di Tony Stark è il segno della pace, un gesto fatto per ricordare tutti quegli uomini morti a causa delle sue armi e quindi anche un po' a causa sua. L'uomo che scherzava sulla pace è diventato poi colui che la cercava sinceramente perché ha visto quei soldati uccisi davanti ai suoi occhi.