Il primo Iron Man è stato un film rivoluzionario. Così Scarlett Johansson ha ricordato durante una intervista a Vanity Fair l'impatto che gli aveva dato il cinecomic dopo averlo visto. Un vero e proprio colpo di fulmine che avrebbe poi aperto la strada al Marvel Cinematic Universe e ad una serie di opere molto fortunate, molte delle quali hanno visto la Johansson tra i protagonisti.
Grazie al ruolo di Vedova Nera, il cui debutto sul grande schermo avviene però nel secondo Iron Man, Scarlett Johansson viene catapultata nel mondo dei cinecomic dalla porta principale, lasciandola letteralmente senza fiato. "L'ho adorato. Non avevo mai visto niente del genere prima d'ora. Non ero particolarmente fan dei supereroi o di cose di quel genere, ma mi è sembrato rivoluzionario. E volevo lavorare con la Marvel. Sembrava un posto eccitante dove stare". E una volta entrata, c'è rimasta a lungo passando attraverso i film sugli Avengers e Captain America sino a conquistarsi uno standalone tutto per lei: Black Widow che uscirà a maggio 2020.
Perché Iron Man, anzi Tony Stark, è il cuore del Marvel Cinematic Universe
"Abbiamo appena chiuso Black Widow due settimane fa circa - così racconta - quindi è molto fresco nella mia mente e non ne ho ancora una prospettiva generale. È un film sul perdono di sé ed è un film sulla famiglia. Penso, nella vita, che diventiamo maggiorenni molte volte e abbiamo dei momenti in cui sei in una fase di transizione e poi sei un po' oltre Penso che nel film il mio personaggio si trovi in un vero momento di crisi e ha necessità di lavorare su se stesso permettendogli di reimpostarti in una data situazione. In questo modo diventa una persona più compiuta e sicura di sé".