A quanto pare i dirigenti di Disney e Pixar si sono convinti che il flop di Lightyear - La vera storia di Buzz fosse da attribuire alla presenza di una storia omosessuale esplicita, con tanto di bacio gay all'interno del film, il che li avrebbe spinti[/FILM] ad appore cambiamenti a Inside Out 2, rendendolo "meno gay". Questa informazione emerge da un accurato report di IGN sulla complicata produzione del sequel di Inside Out, rivelatosi un enorme successo.
Se Inside Out 2 ha dato la spinta a Pixar per ripartire alla grande dopo una serie di insuccessi commerciali, Lightyear ha rappresentato il flop più bruciante. I motivi dell'insuccesso sono numerosi, inclusa l'incomprensibile decisione di sostituire Tim Allen, voce storica di Buzz Lightyear nella saga di Toy Story, con Chris Evans. Eppure l'attenzione dei media si è concentrata soprattutto sul breve bacio omosessuale tra Alisha Hawthorne (Uzo Aduba) e sua moglie Kiko. Nonostante sia durata meno di un secondo, la scena ha generato molte polemiche, con una catena di cinema dell'Oklahoma che ha cercato di escludere il bacio dalle proiezioni e oltre 14 paesi che hanno bandito il film.
Le conseguenze del flop
A quanto pare Pixar e Disney hanno tratto conclusioni errate dal flop di Lightyear - La vera storia di Buzz, come trapelerebbe dalle dichiarazioni a IGN di alcuni ex dipendenti di Pixar licenziati a maggio. Molteplici fonti affermano che la leadership della Disney ha attribuito gran parte della colpa per il flop di Lightyear alla presenza del bacio omosessuale.
Questa conclusione ha avuto ripercussioni su Inside Out 2. Rispetto alla sceneggiatura iniziale, la parola d'ordine sarebbe stata rendere Riley meno gay, il tutto per accontentare i vertici Disney che non erano a loro agio con le tematiche queer presenti nella storia. Così gli sforzi creativi si sarebbero concentrati sul rendere la relazione tra Riley e il personaggio di Val il più platonica possibile, arrivando a tagliare alcune scene e a rimuovere tutto ciò che poteva essere considerato romantico.
Secondo una testimonianza sarebbe stato fatto "facendo un sacco di lavoro extra per assicurarsi che nessuno vedesse i personaggi potenzialmente come non etero". Un'altra fonte ha aggiunto: "Intendiamoci, Riley non è canonicamente gay. Nel film che avete visto, nulla su Riley dice che sia gay, ma lo si deduce in base a determinati contesti. E questo è ciò che hanno cercato di minimizzare".
Inside Out 2 avrà un sequel? Ecco come potrebbe essere il terzo film della saga
Sembra dunque che il futuro di Pixar sarà quello di toccare temi "universali" senza concentrarsi su minoranze specifiche per riconquistare quel pubblico che sembrava latitare dopo l'uscita di pellicole come Luca, red e Lightyear Sembra che la Disney sia tristemente disposta ad ascoltare la minoranza vocale, e i fan non sono gli unici delusi da ciò. Come ha detto a IGN un dipendente della Pixar: "Molti di noi hanno accettato il fatto che forse non vedremo mai un personaggio gay importante in un film Pixar".