Indebito al cinema il 3 dicembre

Il nuovo film di Andrea Segre e Vinicio Capossela in anteprima al Festival di Internazionale a Ferrara il 4 ottobre e nei cinema italiani solo per un giorno martedì 3 dicembre.

Unite un tema di assoluta attualità (la crisi greca), un regista pluripremiato reduce dal successo internazionale di Io sono Li (Andrea Segre) e un cantautore sensibile e immaginifico (Vinicio Capossela). E' così che nasce Indebito, il film che narra la crisi del paese culla di tutta la cultura occidentale, la terra per cui oggi siamo quello che siamo. Sulle tracce del rebetiko, la musica della ribellione greca, Capossela e Segre tracciano il ritratto tragico di un paese in cui la crisi economica ha svuotato di valore tutto ciò che non ha un prezzo. Ma, nonostante la crisi, resta il rebetiko e la voglia di cambiare le cose e di ribellarsi. Uno straordinario affresco che racconta le origini dell'uomo. Forse perché, dopo un tramonto, non possiamo che sperare in un'alba nuova e in una luminosa riscossa. Il film, scritto da Vinicio Capossela e Andrea Segre con la regia di Andrea Segre, viene presentato per la sua anteprima italiana il 4 ottobre alle 21.30 al Teatro Comunale di Ferrara nell'ambito del Festival di Internazionale. La proiezione sarà preceduta dall'incontro di Capossela e Segre, guidati da Goffredo Fofi, con il pubblico del Festival. Prodotto da Jolefilm, Indebito sarà distribuito in Italia da Nexo Digital solo per un giorno per un'uscita evento martedì 3 dicembre (l'elenco delle sale aderenti sarà a breve disponibile su www.nexodigital.it).

Indebito arriva a Ferrara dopo il successo riscosso al Festival di Locarno e a pochi mesi dalla pubblicazione per Il Saggiatore di Tefteri. Il libro dei conti in sospeso di Vinicio Capossela, un lungo reportage attraverso il Paese simbolo della crisi economica. La Grecia incarna così il luogo dove le difficoltà e la povertà vengono combattute attraverso il canto, nuova e allo stesso tempo antica forma di racconto collettivo. In greco, infatti, Tefteri è il taccuino dei conti che ben rappresenta una Grecia inedita, sofferente e fiera, che riscopre il rebetiko come musica della crisi. Così, frame dopo frame, anche Indebito racconta, come il Tefteri, i debiti e i crediti che ci attanagliano. Il registro dell'Indebito e dei conti in rosso che tutti abbiamo con la vita e con la morte. Perché, fin dall'antichità, quello che viene dalla Grecia partecipa alla vita di tutti e riguarda noi tutti, come dimostrano anche i fatti più recenti. Indebito parla della natura dell'uomo e del suo destino anche quando, con i piedi nel fango, continua a guardare in alto con gli occhi fieri. Sulle note del rebetiko.