Il Trono di Spade, tra dieci anni HBO Asia proporrà la versione cinese della serie cult?

Il Trono di Spade potrebbe avere, tra circa dieci anni, un erede tra le serie prodotte per HBO Asia.

Il Trono di Spade potrebbe avere una versione cinese in Asia tra circa 10 anni: a sostenerlo è stata la responsabile delle produzioni originali di HBO Asia sostenendo che il livello delle produzioni seriali e gli eventi storici dell'area permetteranno di raggiungere un successo simile a quello ottenuto dall'adattamento dei romanzi scritti da George R.R. Martin.
L'aspetto più importante sarà trovare degli showrunner in grado di supervisionare delle produzione di grande portata con riprese in varie parti del mondo.

In una recente intervista rilasciata a The Hollywood Reporter viene infatti dichiarato: "L'Asia creerà potenzialmente la propria versione de Il trono di spade entro il prossimo decennio. Se osserviamo la situazione attuale ci sono più show dal budget elevato, per esempio in Cina, che hanno un alto livello dal punto di vista della produzione".
Kam-Engle ha proseguito: "Per quanto riguarda le storie c'è un'ampia scelta di drammi legati alla lotta per il potere nelle corti asiatiche, basta aggiungere alcuni draghi ed ecco che avremmo qualcosa sulla scia de Il Trono di Spade. Non c'è una mancanza di storie che potremmo raccontare. Abbiamo dei narratori, sceneggiatori, produttori, registi e attori dello stesso calibro? Ne abbiamo di più in alcuni campi piuttosto che altri, ma certamente abbiamo dei bravi attori, registi e la creatività".

La responsabile di HBO Asia ha quindi aggiunto: "Forse non abbiamo molti autori in grado di gestire una struttura imponente, ma ne abbiamo. Quello che ci manca sono degli showrunner che possano supervisionare l'intera macchina produttiva. Il Trono di Spade aveva diverse produzioni nello stesso giorno e alle volte persino in quattro nazioni. Potremmo non avere quel tipo di showrunner. Dovremmo farli venire in Asia".

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Kam-Engle ha inoltre sottolineato che forse non si è ancora pronti per dare vita a una serie in grado di andare oltre i limiti culturali esistenti in varie nazioni: "Il nostro obiettivo principale attualmente è soddisfare e attirare il nostro pubblico asiatico, che da solo si espande in circa 20 nazioni. Il pubblico in Asia ha i propri bisogni, ma se li superiamo e pianifichiamo uno show cinese o giapponese che possa stupire il mondo potremmo perdere i nostri spettatori a livello locale. Non si tratta di un percorso saggio da intraprendere. Dobbiamo prima occuparci del mercato di casa. Si tratta inoltre di avere l'approccio mentale giusto per puntare a un pubblico globale. La Cina ha molti soldi per creare qualcosa dal grande valore produttivo e in India si realizzano centinaia di film ogni anno, ma non vengono distribuiti a livello internazionale perché non vengono girati pensando a un pubblico globale. Dobbiamo imparare a farlo".

La produttrice ha ribadito: "Creare uno show come Il Trono di Spade richiede lo sforzo non di una o due persone, ma di migliaia. Richiede la capacità di concentrarsi su un pubblico globale. In Asia abbiamo un mercato televisivo davvero frammentato e tradizionalmente gli esperti sono addestrati per servire il mercato locale. Sono abituati a occuparsi del pubblico locale, ma a questo stadio non abbiamo abbastanza professionisti addestrati nel modo giusto per puntare al mondo e dobbiamo arrivare in quella situazione".