Quando è trascorso più di un anno dal discusso finale de Il Trono di Spade, George R.R. Martin ha scelto di raccontare quello che sarebbe potuto essere un adattamento alternativo della sua storia, ovvero una serie animata ambientata a Westeros e Essos.
La confidenza è arrivata nel 2015 attraverso Not a Blog, il sito web dello scrittore statunitense che ha risposto ad un fan che gli chiedeva se qualcuno lo avesse mai contattato per adattare A Song of Fire and Ice (Cronache del ghiaccio e del fuoco) per l'universo animato. "Sì, è capitato spesso" ha risposto George R.R. Martin, il quale ha poi proseguito chiarendo: "In effetti, una delle proposte che ho rifiutato prima che HBO presentasse la sua idea, si riferiva proprio all'animazione".
Insomma, se le cose non fossero andate come ormai tutti ben sappiamo, probabilmente avremmo conosciuto soltanto la versione animata dei vari Jon Snow, Daenerys Targaryen e Cersei Lannister. Ma cosa è accaduto che ha fatto propendere Martin per il rifiuto di tale proposta? A spiegarlo è sempre lui: "Ero indeciso, poi un dirigente che avrei dovuto incontrare non si è presentato ad un pranzo che avevamo programmato per discutere il progetto". Martin ha sottolineato le sensazioni provate in quel momento, le stesse che gli hanno poi indicato la retta via: "Ho ricevuto delle scuse, più tardi, ma essere stato bidonato in quel modo mi ha spinto a dire 'No' alla loro proposta".
Probabilmente non sapremo mai cosa sarebbe stato de Il trono di spade se ci fosse stato il fatidico ok per una versione animata della storia. Di certo, queste dichiarazioni non fanno altro che sottolineare l'orgoglio che Martin nutre nei confronti della sua creatura letteraria che, lo ricordiamo, prima o poi dovrebbe avere un ulteriore seguito.
George R.R. Martin, che a settembre compirà 72 anni, sta infatti ultimando The Winds of Winter, romanzo che rappresenterà dunque il prosieguo di Una danza con i draghi. Stando a quanto emerso finora, secondo George R.R. Martin, Winds of Winter è quasi pronto per essere pubblicato e porre così fine all'agonia che da anni accompagna tutti gli appassionati della saga letteraria di Game of Thrones.