Il Trono di Spade ha battuto ogni record con le nomination agli Emmy che comprendono anche quella ottenuta da Gwendoline Christie, attrice che ha ora spiegato perché si è proposta senza il sostegno di HBO.
L'interprete di Brienne ha infatti deciso di proporsi per la sua performance nell'ultima stagione dello show nella categoria Miglior Attrice Non Protagonista, conquistando la candidatura.
Gwendoline Christie ha ora voluto spiegare perché ha voluto proporsi in modo autonomo ai giurati degli Emmy con la sua performance nell'ultima stagione dello show Il trono di spade: "Mi piacerebbe essere in controllo del mio destino e vorrei cercare di darmi delle opportunità in particolare quando ho lavorato davvero duramente su qualcosa di incredibilmente speciale e mi sono spinta oltre i miei limiti". L'attrice ha voluto sottolineare: "Ho controllato se non fosse qualcosa di inappropriato da fare, e mi hanno detto che non lo era. Le persone si propongono da sole in continuazione. Non ho mi ero mai realmente aspettata di ottenere una nomination e non penso che nemmeno gli altri se lo attendessero, ma dovevo semplicemente farlo per me stessa. E dovevo farlo in onore del personaggio e di ciò che penso rappresenti".
L'interprete di Brienne ha aggiunto: "Non avrei mai creduto che sarei riuscita ad arrivare alla fine della serie e di essere presente nell'ultimo episodio. Brienne sopravvive e ha una vita oltre quanto accaduto. Credo che sia incredibilmente positivo e inaspettato, e ha un'ultima battuta grandiosa".
Gwendoline Christie, intervistata dal Los Angeles Times, ha inoltre ricordato che si era preparata otto settimane prima di presentarsi per l'audizione, leggendo tutti i romanzi di George R.R. Martin e allenandosi fisicamente perché era determinata a ottenere la parte. L'attrice ha raccontato: "Ho fatto tutto il possibile per farlo accadere. Sapevo che emotivamente potevo identificarmi con il personaggio, ma dovevo lavorare sulle differenze, ovvero tutti gli elementi fisici e la sua forza. Ero molto spaventata di dare spazio alla mia androginia, alla mia mascolinità e alla mia forza fisica, e la forza con cui sostenevo alcune delle mie opinioni, soprattutto quelle riguardanti le donne. Si trattava dell'opportunità di fare qualcosa che sapevo andasse fatta, ovvero compiere un cambiamento e una trasformazione per entrare in contatto con chi ero veramente e il modo in cui sono fatta fisicamente e la mia identità come persona".
Christie è stata poi colpita dal modo in cui Brienne è stata accolta dai fan: "Non pensavo sarebbe accaduto. Non credo fosse ciò che gli spettatori volevano, perché ci è stato detto che non è quello che volevano gli spettatori".
L'interprete di Brienne ha poi commentato la fine della storia tra il suo personaggio e Jaime Lannister: "Quando stai per perdere qualcosa che significa davvero molto per te, ti può distruggere e non pensi che ci sia della debolezza. Di ciò che è accaduto amo che avviene ma poi ritorna al lavoro, non lo segue, rimane con Sansa e compie il suo dovere. E ottiene il suo lieto fine e il suo lieto fine non è definito da un uomo. Ciò che la completa come personaggio e la rende tridimensionale è che diventa aperta nei confronti dei suoi sentimenti".
L'attrice ha quindi concluso il suo discorso spiegando: "Volevo la possibilità di essere riconosciuta per tutto quello che rappresenta il personaggio, per ciò che ha significato per me e per il ruolo che ha avuto, in un piccolo modo, nel paesaggio fiorente che abbiamo nel mondo dell'intrattenimento per quanto riguarda vedere le donne in un modo diverso. Un modo più realistico e non convenzionale".