La fine improvvisa e spesso brutale di molti personaggi de Il trono di spade è stata il marchio di fabbrica dei libri di George R.R. Martin e della serie tv. L'idea per la saga, dice l'autore, gli sarebbe arrivata da delle tartarughe che aveva da piccolo.
che da piccolo ha subito più volte il trauma della loro dipartita improvvisa, tanto da inventarsi una giustificazione molto particolare per spiegarselo.
George R.R. Martin ha raccontato di avere avuto un: "Castello giocattolo. Stava nel cortile ed era abbastanza grande per due tartarughe, tanto che a fianco avevo messo due ciotole da cui mangiavano. Il fatto è che le tartarughe da due soldi non vivono molto a lungo e non credo che il cibo che le veniva dato sia stato davvero molto nutriente. Quindi le mie tartarughe sono sempre morte, il che mi ha sempre spezzato il cuore. Così ho dovuto trovare qualche spiegazione sul perché morivano. Così ho deciso che si stavano uccidendo a vicenda. Vivevano in un castello e, ovviamente, c'erano cavalieri, re e principi che si contendevano il Trono di Tartaruga, quindi si stavano uccidendo a vicenda per il potere".
Insomma prima de Il trono di spade c'è stato un altrettanto pericoloso Trono di Tartarughe. "È stata una delle mie prime epopee fantasy. - Ha aggiunto durante la cerimonia alla Hall of Fame del New Jersey - Per questo ho una spilla di tartaruga sul mio cappello e talvolta sulla mia giacca". Ora però si spera che, come l'epopea dei suoi piccoli animali ha avuto una conclusione, anche dai libri de Il trono di spade arrivi quel finale che i lettori aspettano ormai da troppo tempo. Anche per capire quanto sarà diverso rispetto all'omonima serie tv.