Il trono di spade, secondo George R.R. Martin, avrebbe dovuto avere dieci stagioni e sembra che lo scrittore abbia provato a convincere i produttori della HBO a dargli ragione affrontando più di un viaggio con destinazione New York.
La rivelazione è emersa tra le pagine del libro Tinderbox: HBO's Ruthless Pursuit of New Frontiers scritto da James Andrew Miller.
L'agente di George R.R. Martin, Paul Haas, ha raccontato che lo scrittore ha preso più volte un volo per incontrare Richard Pepler, CEO di HBO: "Andava a pranzo con lui per implorarlo di realizzare dieci stagioni da dieci puntate della serie Il trono di spade perché c'era abbastanza materiale e ha provato a dirgli che sarebbe stata un'esperienza più soddisfacente e in grado di intrattenere".
Haas ha poi proseguito spiegando: "Gli showrunner D.B. Weiss e David Benioff erano stanchi, e giustamente. Avevano concluso e volevano andare avanti". L'agente ha inoltre aggiunto che le trattative sono andate avanti cercando di capire per quanto a lungo fosse realmente possibile proseguire la serie, perché HBO avrebbe voluto più episodi.
George aveva già parlato pubblicamente del suo dispiacere legato alla conclusione dello show dopo otto stagioni scrivendo nel 2019 sul suo blog: "Avrei voluto averne alcune in più. Ma lo capisco. Gli showrunner proseguiranno lavorando con altri progetti e sono certo che alcuni attori avessero un contratto che prevedeva sette o otto anni, e vorrebbero andare avanti e accettare altri ruoli. Tutto questo è giusto".
L'autore, in particolare, era dispiaciuto perché il cast e la troupe de Il Trono di Spade erano diventati come una grande famiglia: "Trascorri con loro molti mesi ogni anno e non solo lavorando, ma spesso vivendo con loro in qualche località distante dove si è tutti nello stesso hotel. Li vedi ogni giorno, cinque giorni a settimana, alle volte persino sette. Sono davvero coinvolti in modo intenso nella tua vita. Poi finisce e tutti vanno in varie parti del mondo".