Il Trono di Spade ha davvero terrorizzato tutti con la capacità dei suoi autori di uccidere personaggi, compresi alcuni dei protagonisti. Come Emilia Clarke, che in un'intervista con The Hollywood Reporter ha ammesso di aver temuto di essere licenziata stagione dopo stagione, puntata dopo puntata.
Come? Naturalmente attraverso la morte della sua Daenerys: "Nel Trono di Spade c'era una cosa particolare conosciuta semplicemente come "la chiamata". Sapevi solo che ad un certo punto avresti ricevuto questa telefonata da Benioff e Weiss, quindi chiunque ha cominciato a temerla. È come il bacio della morte" ha raccontato Emilia Clarke, che naturalmente non poteva sapere, prima di leggere l'ultimo copione, che la sua khaleesi sarebbe sopravvissuta quasi a tutto.
Il grande problema della Clarke è stata fondamentalmente la sua giovane età e l'inesperienza: "Quando ho iniziato era così inesperta ed ero semplicemente grata a chiunque avesse deciso di assumermi. Ho vissuto quella che chiamano sindrome dell'impostore almeno un milione di volte. Ogni volta che leggevo una sceneggiatura pensavo solo che Daenerys sarebbe stata presto cancellata perchè io non ero una brava attrice, che ne avevano abbastanza di me e che quella sarebbe stata sicuramente l'ultima volta".
Il Trono di Spade, Sophie Turner: "Ero terrorizzata dall'idea che sarebbe finita"
Chiunque abbia visto l'ottava e ultima stagione de Il Trono di Spade per intero sa che Daenerys è sopravvissuta quasi fino alla fine, almeno fino a quando Jon Snow non ha deciso che ciò rimaneva dei Sette Regni meritava un sovrano migliore di lei (qui la nostra recensione del finale de Il Trono di Spade 8x06).