Il finale de Il Trono di spade ha diviso il pubblico, creando una ridda di polemiche, pareri vari per settimane. E questo vale anche per i suoi protagonisti, come Emilia Clarke, l'indimenticabile Daenerys Targaryen, che in una recente intervista al Times ha detto di essersi infastidita e non tanto nel modo in cui si è conclusa la serie ma del fatto che Jon Snow sia letteralmente scappato dopo aver ucciso il suo personaggio senza poi affrontare le conseguenze di quel gesto.
"Mi è dispiaciuto per lei, davvero tanto. E sì, mi ha dato fastidio che Jon Snow non abbia dovuto pagarne le conseguenze. È riuscito a compiere un omicidio senza ripercussioni!". Così ha riferito Emilia Clarke al Times durante la discussione sul contestatissimo episodio finale de Il trono di spade rimarcando poi che avrebbe anche preferito che l'ottava stagione fosse un po' più lunga rispetto a quanto deciso perché avrebbe permesso allo show tratto dai bestseller di G.R.R. Martin di avere quell'attenzione ai dettagli e ai personaggi che sono stati il suo punto di forza nelle prime stagioni. Invece si è preferito che prevalesse più l'aspetto spettacolare alla sostanza.
Una critica quest'ultima che è stata condivisa nei mesi scorsi un po' da tutti, compresi anche altri membri del cast che si sono lamentati per come il loro personaggi siano stati per molti versi 'tirati via' per arrivare il più presto possibile alle battute finali. Sacrificando evoluzione psicolica e motivazioni. Il repentino cambio del personaggio di Danerys è forse l'esempio più lampante anche se la Clarke ha sottolineato come le modifiche fossero comunque sottotraccia sin dalla battaglia di Grande Inverno: "Nella battaglia vera e propria, Dany è impaziente di entrarci. È come, a caccia di una rissa. È una feroce guerriera, anche se non vedi molti combattimenti corpo a corpo con lei, ma è pronta a combattere fino alla morte".