Il trono di spade e i draghi: ecco come nascono e volano, ispirati a polli e rane

Sven Martin, supervisore degli effetti visivi ha raccontato che per rendere realistici i draghi de Il trono di spade, il suo team si è ispirato ad animali veri.

I draghi de Il trono di spade sono uno degli aspetti più spettacolari della serie HBO, e gli autori degli effetti visivi hanno parlato del lavoro incredibile che c'è dietro ogni singolo drago di Daenerys Targaryen. Un lavoro tutt'altro che semplice anche perché Drogon, Rhaegal e Viserion crescono a dismisura dalle prime all'ultima stagione e uno diventa addirittura una sorta di 'zombie', quindi devono essere realistici. Ma quali sono i modelli di riferimento dei draghi? Polli del supermercato, ghepardi e rane!

Il trono di spade: Emilia Clarke in una scena dell'episodio Forte Orientale
Il trono di spade: Emilia Clarke in una scena dell'episodio Forte Orientale

I dettagli sono stati svelati da Sven Martin, supervisore degli effetti visivi che lavora per la Pixomondo, la società con sede a Francoforte nota per aver curato l'elaborazione digitale delle immagini di film come Super 8, Star Trek Into Darkness e The Hunger Games. I rettili volanti e il mondo fantasy de Il trono di spade sono arrivati nel 2011, fruttandogli ben due Emmy. Ovviamente non fa tutto da solo, alle sue dipendenze ci sono ben 300 artisti coinvolti, di questi, 30 si occupano esclusivamente dei draghi, come Dan Katcher, al quale si devono i progetti di base. "Seguendo l'idea di avere dei draghi più realistici possibile, - così racconta a Cnet.com - abbiamo iniziato a costruirli dall'interno verso l'esterno, il che significa avere come base una vera struttura dello scheletro, muscoli con grasso e pelle all'esterno. Sulla base del progetto iniziale della stagione uno, abbiamo modificato il design più verso gli uccelli, sapendo che i draghi dovevano volare negli episodi successivi. La ricerca sulle anatomie degli uccelli e dei pipistrelli ci ha portato ad aumentare così le ossa del torace e cambiare le proporzioni del corpo. Per i modelli di colore della pelle siamo andati anche oltre, raccogliendo spunti dalle da rane o dai ghepardi. Ogni dettaglio dei draghi ha una controparte vera nel mondo animale".

Il trono di spade: una scena di The Spoils of War
Il trono di spade: una scena di The Spoils of War

Con il proseguire delle stagioni le difficoltà sono aumentate e anche nella prossima, ci aspettano sequenze spettacolari (qui potete leggere il nostro commento al trailer de Il Trono di Spade 8): "Nella terza sono state implementate delle nuove funzionalità per supportare il loro nuovo ruolo da 'cani da guardia di Dany'. - continua Martin - Ci siamo basati per le lucertole con le zampe, un pollo preso dal supermercato ci ha invece aiutati a studiare come le ali degli uccelli si allungano e si muovono". Tutto è stato generato attraverso il computer e le uniche volte che si sono costruite delle parti è quando Emilia Clark deve accarezzarli, oppure cavalcarli in battaglia. Per farle è stato utilizzato il polistirolo, poi rielaborato al computer in fase di post produzione.

Il trono di spade: Kit Harington nell'episodio Forte Orientale
Il trono di spade: Kit Harington nell'episodio Forte Orientale

Ciò che rende i draghi di Il trono di spade così speciali è che non sono solo bestie o mostri - ha detto Martin - Il fatto che vengano trattati come se fossero veri animali con espressioni sufficienti a comprendere i loro sentimenti fa sì che il pubblico sia in contatto con loro allo stesso modo in cui lo sarebbero con i propri animali domestici. Penso anziche questo realismo sia il motivo per cui così tante persone riescano a essere in sintonia con la serie, anche se magari non erano mai stati fan dei film fantasy.

Per veder volteggiare i draghi per l'ultima volta non resta che aspettare il 14 aprile quando HBO e Sky Atlantic - in Italia - manderanno in onda la prima delle 6 puntate de Il Trono di Spade 8.