Il gladiatore 2, i cameraman costretti a vestirsi da gladiatori sul set: la spiegazione di Paul Mescal

Gli operatori di ripresa sul set del kolossal di Ridley Scott hanno dovuto indossare un abbigliamento adeguato al contesto.

Paul Mescal in una scena de Il gladiatore II

Paul Mescal ha svelato un aneddoto molto particolare che riguarda la lavorazione dell'atteso sequel de Il gladiatore, kolossal di Ridley Scott che conquistò tutto il mondo all'uscita nelle sale ben ventiquattro anni fa.

Protagonista di questa seconda avventura è Lucio Vero, interpretato proprio da Mescal, che si vedrà costretto a diventare un eroe nel Colosseo. Il personaggio è il figlio di Massimo Decimo Meridio (Russell Crowe) e Lucilla (Connie Nielsen). Un film epico, con un dettaglio molto particolare svelato dal protagonista.

L'abbigliamento degli operatori di ripresa

Ridley Scott ha voluto girare le scene con parecchie macchine da presa sul set, che arrivavano addirittura alla dozzina per le scene di combattimento, come ha svelato Mescal in un'intervista a The Hollywood Reporter.

Proprio per questo motivo, i cameraman dovettero vestirsi da soldati romani per mimetizzarsi:"Gli operatori si vestivano con i costumi dei soldati romani, così si risparmia tempo sulle riprese perché la copertura è già lì. Ma guadagni anche un senso di libertà perché la continuity non è più un problema".

La tecnica di ripresa e le critiche a Scott

Nonostante gli 87 anni, Ridley Scott non accenna a diminuire la frequenza del suo lavoro e sul set spesso si avvale di tantissime macchine da presa, che gli consentono di creare film epici in tempi relativamente brevi rispetto a quelli canonici.

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Di recente, il direttore della fotografia del film John Mathieson, ha criticato la tecnica di riprese di Ridley Scott, definendola pigra, e l'ha descritto come una persona piuttosto impaziente.