Il gladiatore 2 si farà e spuntano anche i primi dettagli su trama e ambientazione. A confermarlo sono stati gli stessi produttori, Walter F. Parkes e Laurie MacDonald, durante il tour stampa di Men In Black: International.
Interpellati in merito al sequel del cult di Ridley Scott, i due hanno infatti dichiarato a HeyUGuys che lo sviluppo del progetto sta procedendo in modo spedito e che verrà ambientato 25 anni dopo le vicende del primo film.
"Stiamo lavorando con Ridley, ma tutti siamo d'accordo sul fatto che non andremo fino in fondo se non troveremo un modo legittimo per farlo". Così ha sottolineato Walter F. Parkes che poi ha elogiato il lavoro dello sceneggiatore Peter Craig, a cui tra si deve anche lo script di un altro imminente seguito, Top Gun: Maverick. "Stiamo lavorando anche con uno scrittore straordinario, Peter Craig, per far funzionare l'idea". In chiusura ha aggiunto che: "La storia riparte venticinque, trent'anni dopo gli eventi del primo film". Già da mesi, sin da quando Ridley Scott aveva detto di essere interessato a proseguire la storia de Il gladiatore, erano stati divulgati dei rumors sulla trama che si sarebbe incentrata su Lucio, il figlio di Lucilla e nipote di Commodo, escludendo, per fortuna, un ritorno in scena di Massimo Decimo Meridio. Il personaggio interpretato da Russell Crowe alla fine, infatti, moriva dopo il suo ultimo duello, lasciando Roma libera dalla tirrannia del suo sanguinario imperatore.
Uscito nel 2000, Il gladiatore riportava al cinema dopo anni di oblio il genere peplum, ovvero l'avventura ambientata nel mondo antico, in questo caso nella Roma della fine del II secolo d. C. tra i regni di Marco Aurelio e Commodo. La storia ruotava su Massimo Decimo Meridio che da generale dell'imperatore Marco Aurelio diventa gladiatore per non aver prestato giuramento al nuovo sovrano, Commodo. Dopo aver perso tutto, famiglia inclusa, e aver passato anni in Nord Africa, tornerà a Roma dove riuscirà a riscattarsi. Fu la sorpresa al botteghino di quell'anno con oltre 457 milioni di dollari incassati in tutto il mondo, a cui seguirono poi ben cinque premi Oscar, tra cui quello per il miglior film e il miglior attore protagonista. Consacrò la carriera di Crowe e lanciò definitivamente quelle di Joaquin Phoenix e Connie Nielsen. Il resto del cast aveva poi attori di rilievo come Richard Harris, Derek Jacobi, Djimon Hounsou e Oliver Reed che morì poco prima della fine delle riprese.