Il corvo potrebbe non ritornare sul grande schermo. La Edward R. Pressman Film Corporation ha infatti presentato in tribunale dei documenti in cui si chiede di negare alla Relativity Media i diritti per realizzare nuovi film con protagonista l'iconico personaggio.
Nel 2009 la Pressman strinse un accordo in cui veniva concessa alla casa di produzione la possibilità di girare tre film e l'opzione è stata resa effettiva nel 2014, dando quindi alla Relativity tre anni per iniziare le riprese del primo lungometraggio. Se non fosse stata rispettata questa scadenza i diritti sarebbero ritornati ai produttori del film distribuito nelle sale nel 1994.
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La pre-produzione di The Crow è iniziata nell'agosto 2015 con la presenza di Corin Hardy alla regia, ma la bancarotta della Relativity ha portato, nel mese di gennaio, il responsabile dello studio, Dana Brunetti, a togliere il filmmaker dalla guida del progetto. La decisione sembra essere stata presa senza che prima ci sia stato un incontro con i produttori del progetto o con Hardy. La mancanza di consultazione sarebbe, secondo i documenti legali, una violazione dell'accordo iniziale siglato da Edward Pressman che, quindi, ora richiede venga sciolto il contratto.
Un portavoce della casa di produzione si è però dichiarato fiducioso che il progetto entrerà presto in cantiere: "Daremo a Dana il completo controllo creativo. Vogliamo che sia in grado di creare un reboot del film Il corvo seguendo la sua visione e la sua guida. Siamo ottimisti e crediamo che sarà in grado di creare il miglior contesto per portare sullo schermo un marchio così iconico".
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