In The Conjuring - Il caso Enfield, i demonologi Ed e Lorraine Warren indagano sulla vicenda di Janet Hodgson, avvenuta in Inghilterra sul finire degli anni '70. Scopriamo la vera storia del personaggio interpretato nel film da Madison Wolfe.
Nel 2016, una casa infestata, elemento tra i più classici del genere horror, è tornata ad affascinare il grande pubblico. La casa in questione è quella della famiglia Hodgson ed il film che ci ha fatto conoscere la loro esperienza è The Conjuring - Il caso Enfield.
Il successo dell'opera diretta da James Wan, uno dei migliori horror tratti da storie vere e seguito di L'Evocazione - The Conjuring, è riconducibile alla storia alla base del film. Dalla seconda metà degli anni '70 in poi, non si è mai scoperto se i fatti raccontati dalla famiglia Hodgson siano davvero accaduti oppure no. Mentre alcuni l'hanno sempre considerata una bufala, altri lo identificano ancora oggi come uno dei casi più testimoniati di attività sovrannaturale. Questo mistero mai risolto non può far altro che aggiungere fascino al poltergeist in questione, che vide coinvolti anche gli ormai arcinoti demonologi Ed e Lorraine Warren.
Quando tutto ebbe inizio
Tutto cominciò nell'agosto del 1977 a Enfield, una cittadina a nord di Londra, in particolare al civico 284 di Green Street. Lì viveva la famiglia Hodgson, composta da Peggy e dai suoi quattro figli (Margaret, Janet, Johnny e Billy). I fatti denunciati a partire dal quel momento, proseguirono per ben tredici mesi ed hanno riguardato soprattutto la figlia minore di Peggy, Janet, che all'epoca aveva 11 anni. La sera del 30 agosto, fu infatti lei a svegliare sua madre per dirle che il letto si muoveva. La mamma non le diede retta, pensando a semplici capricci da bambina, ma la notte successiva Janet tornò dalla donna perché, questa volta, sentiva rumori all'interno della sua stanza. Fu allora che Peggy si recò nella camera di sua figlia, constatando che non ci fosse alcun rumore, finché non sentì lei stessa quelli che successivamente definì come "passi di qualcuno che trascina le pantofole". Subito dopo, la cassettiera posta nella stanza iniziò a muoversi, fino a bloccare la porta di uscita, e cominciarono ad udirsi violenti colpi contro la parete, come se qualcuno stesse bussando senza sosta. Una scena che è stata ripresa poi anche in The Conjuring - Il caso Enfield.
Una volta riuscita ad uscire dalla camera, Peggy prese i suoi figli e raggiunse la casa dei vicini, Vic e Peggy, allarmandoli. L'uomo si recò quindi a casa degli Hodgson, sospettando che si fosse intrufolato qualcuno al suo interno, ma non trovò nessuno e, anzi, iniziò anche lui a sentire questi colpi alle pareti, correndo quindi a chiamare la polizia. Gli agenti arrivati sul luogo non trovarono nulla di sospetto anche se, in seguito, una di loro (Carolyn Heeps) ha dichiarato di aver visto una sedia muoversi da sola.
Da quella notte di fine agosto in poi, il caso Enfield iniziò a calamitare l'interesse e la curiosità di numerose persone, complice il risalto dato alla vicenda dalla stampa, chiamata da Peggy Hodgson. In particolare, due inviati del Daily Mirror, il giornalista Douglas Bence ed il fotografo Graham Morris, si recarono nella casa, senza riscontrare nulla di anomalo. Usciti dall'abitazione, però, sentirono dei rumori e rientrarono subito, trovandosi di fronte dei mattoncini Lego che fluttuavano nell'aria: Morris tentò allora di fotografarli, ma un mattoncino lo colpì vicino all'occhio.
Le indagini e l'intervento della Society for Psychical Research
A quel punto, con l'intensificarsi degli episodi, intervenne la Society for Psychical Research (SPR), con Maurice Grosse che documentò l'orrore crescente in Janet e dichiarò di aver visto anche lui oggetti levitare nell'aria, come le biglie ed altri giocattoli che, una volta ricaduti a terra, non rimbalzavano ed erano bollenti. Nei giorni successivi, a Grosse si aggiunse il suo collega Guy Playfair: i due sentirono e registrarono il bussare già precedentemente denunciato da Peggy, notando che il rumore in questione si allontanava ogni volta che qualcuno riusciva ad avvicinarsi alla fonte. Come se non bastasse, gli investigatori riferirono anche di aver assistito al fluttuare di oggetti pesanti, come ad esempio i divani, ma anche di aver sentito il latrato di cani provenire da stanze vuote. Un fatto ancora più inquietante avvenne il giorno in cui Grosse e Vic sentirono delle urla provenire dall'esterno della casa e, una volta corsi di fuori, trovarono Margaret in una posizione anomala mentre urlava "Non riesco a muovermi, mi trattiene per la gamba!" riferendosi ad una presenza che la tirava verso di sé. Effettivamente, i due uomini riuscirono a liberare la ragazza dalla presa solo con un importante sforzo fisico.
Insomma, da "semplici" rumori e oggetti fluttuanti si passò ad una sempre più crescente violenza da parte di questi spiriti, con Janet che disse addirittura di venir spintonata durante il sonno. Nel dicembre 1977, poi, la famiglia Hodgson trovò il camino della stanza al piano superiore completamente staccato dalla parete. Grosse e Playfair hanno poi raccontato di una notte nella quale videro Margaret venire trascinata dalla sua stanza sino alla rampa delle scale dove si trovavano loro stessi.
Foto e testimonianze autentiche?
Con il passare del tempo, però, il materiale raccolto dagli investigatori della SPR non venne considerato autentico, poiché alcune foto che ritraevano Janet mentre fluttuava in aria, sembravano scattate durante un salto della bambina, anche se diversi testimoni hanno dichiarato di averla vista davvero, attraverso la finestra, rimanere in aria insieme ad alcuni giocattoli. Maurice Grosse decise allora di "interrogare" l'entità fantasma: dal corpo di Janet iniziò allora ad uscire una voce maschile, rauca come fosse quella di un uomo anziano, decisa a raccontare la sua storia. "Sono diventato cieco, poi ho avuto un'emorragia, mi sono addormentato e sono morto su una sedia in un angolo al piano di sotto", disse la voce poi ricondotta a Bill Wilkins, precedente inquilino della casa. Dopo questo aneddoto, suo figlio Terry confermò la circostanza nella quale era morto suo padre. Anche in questo caso, però, gli scienziati negarono la veridicità dell'evento, poiché a loro dire la voce avrebbe potuto tranquillamente riprodurla la stessa Janet.
Per quanto riguarda l'intervento di Ed e Lorraine Warren, risale al periodo compreso tra settembre '77 e luglio '78. La donna ha raccontato di aver visto levitare sia Janet che Margaret e di aver visto la bambina più piccola sparire improvvisamente per poi riapparire in una scatola piena di fusibili in una posa innaturale, che nessuno riuscì mai a replicare, tanto era contorta.
Tra i più scettici a riguardo ci fu Anita Gregory, studiosa della SPR, la quale fece dei video di nascosto che ritraevano Janet mentre saltava su e giù dal letto agitando le braccia (movimento che avrebbe quindi fatto anche in precedenza per essere immortalata durante la presunta levitazione). La stessa Janet, una volta divenuta adulta, ha ammesso che non tutto ciò a cui assistevano i visitatori della casa di Enfield era vero, poiché gli eventi non si manifestavano tutti i giorni ed era come se non volesse deludere le persone che erano presenti. Alla domanda "Quanto dei fenomeni di Enfield è stato simulato?" lei ha risposto "Il 2%".
Tornando agli anni '70, nel luglio del 1978 la piccola Janet fu ricoverata in un reparto psichiatrico e le manifestazioni all'interno della casa degli Hodgson si ridussero al minimo, fino al suo ritorno. A partire da settembre, infatti, tutto tornò come prima, divenendo addirittura più intenso, finché l'intervento del medium Dono Gmelig-Meyling non riportò tutto alla normalità.
Che fine hanno fatto gli Hodgson?
Janet Hodgson lasciò la casa a 16 anni, per poi sposarsi ancora giovane. Nel corso della sua vita ha dovuto fare i conti con la morte di suo figlio, avvenuta durante il sonno. Suo fratello minore, Johnny Hodgson, è morto di cancro a soli 14 anni, mentre la loro madre, Peggy, è morta nel 2003 per un tumore al seno. La donna si era trattenuta con il figlio Billy nella casa di Enfield, dichiarando che i rumori in casa tornarono e che si sentivano sempre osservati. La stessa cosa è stata poi dichiarata dalla famiglia di Clare Bennett che con i suoi quattro figli si è trasferita al 284 di Green Street, per poi scappare, dopo appena due mesi, proprio a causa delle presenze denunciate dagli Hodgson.