Era da tempo un esordio molto chiacchierato e atteso, un po' per le programmatiche dichiarazioni del suo autore, che cita esplicitamente Dario Argento, Sergio Leone e Quentin Tarantino come modelli, un po' per le qualità già messe in mostra da Gabriele Albanesi nei suoi tre cortometraggi realizzati finora. Ora, Il bosco fuori è finalmente pronto per il pubblico italiano, dopo la proiezione allo scorso Ravenna Nightmare Film Festival e la distribuzione home video in Giappone, dove il film è entrato persino nella lista dei 10 DVD più venduti.
Il film narra la storia di Aurora e Rino, due giovani innamorati che, appartatisi con la loro auto nei boschi, vengono aggrediti da un gruppo di balordi. Quando le cose sembrano volgere al peggio, in loro aiuto intervengono Antonio e Clara, che, messi in fuga gli aggressori, invitano i due ragazzi nella loro casa. I due, ancora sotto shock per l'accaduto, sono ben lieti di accettare l'invito: ma non si rendono conto di starsi cacciando in un guaio ancora peggiore di quello a cui sono appena sfuggiti.
Questo esordio, girato interamente in una zona boschiva dei castelli romani, e in una suggestiva villa di Castel Gandolfo, si presenta come un recupero di un certo modo grafico ed estremo di fare horror, che occhieggia ai prodotti degli anni '70 come Non aprite quella porta e L'ultima casa a sinistra. Sergio Stivaletti, presente qui nella duplice veste di produttore esecutivo e tecnico degli effetti speciali, ha persino dichiarato esplicitamente di non aver mai usato tanto sangue in un film. I lusinghieri giudizi di chi ha già visto il film all'anteprima di Ravenna, lasciano ben sperare per un nome che si annuncia già come molto promettente per il nuovo horror italiano.
Il film verrà distribuito dal 24 agosto, per una settimana, al cinema Eden di Roma (la prima sera saranno presenti il regista e il produttore Gregory J. Rossi), per poi uscire in DVD su tutto il territorio nazionale, con la distribuzione della Minerva Pictures.