Lino Banfi mandò a quel paese l'intero cast de I pompieri, composto da attori come Villaggio, De Sica e Tognazzi perché, secondo quanto dichiarato da Neri Parenti, il regista della pellicola, Banfi era stato scelto per essere la vittima di un perfido scherzo "intellettuale".
Nel suo libro, Due Palle...di Natale, Parenti ha dichiarato: "Non c'erano telefonini e social, quindi l'unico modo per passare il tempo era prendersela con qualcuno, e quel qualcuno era Lino Banfi. Paolo Villaggio, Boldi, De Sica, Tognazzi, Gigi e Andrea non facevano che tormentare il povero Lino".
"Ogni volta trovavano il modo per metterlo in mezzo. Da principio, cercarono di annichilire Banfi culturalmente, malgrado nessuno di loro fosse un fine intellettuale. Prima di incontrarsi con Lino, facevano una ricerca molto accurata di parole difficili sul vocabolario, parole complesse e sopratutto incomprensibili, poi arrivavano sul set iniziando a usare quei paroloni in presenza di Lino per farlo sentire un ignorante." Ha continuato Neri.
Il regista ha concluso il suo racconto spiegando i dettagli dello scherzo: "'Non sai che significa irrefragabile?' Gli domandavano stupiti, per poi spiegarglielo come un bambino. E Banfi disperato, fingeva di capire. Per metterlo ulteriormente in difficoltà iniziarono a ostentare in sua presenza una conoscenza letteraria che naturalmente non avevano. Commentavano tra loro l'Ulisse di Joyce, che nessuno aveva letto, mostrandosi stupiti che Lino Banfi non avesse divorato quel libro in una notte come avevano fatto loro. Banfi era sul punto di impazzire ma all'ennesimo tranello dei colleghi su Goethe rispose da vero intellettuale: 'Ma andate tutti a fare in culo!' Aveva capito il gioco del cast de I pompieri".