Olivia Cooke ha il ruolo di Alicent Hightower nella serie House of the Dragon e ha rivelato in una recente intervista che gli sceneggiatori le avevano suggerito di ispirarsi a Donald Trump per la sua interpretazione.
L'attrice, rispondendo alle domande di Entertainment Weekly, ha condiviso il curioso retroscena del suo impegno nello spinoff di Il trono di spade.
L'attrice Olivia Cooke ha raccontato che gli showrunner Miguel Sapochnik e Ryan Condal le avevano consigliato di ispirarsi a Donald Trump per interpretare Alicent in House of the Dragon. Il consiglio non è stato però seguito: "Semplicemente non volevo dare altro spazio nella mia mente ai supporter di Trump rispetto a quanto hanno già avuto. Quindi ho provato a cercare una nuova strada per immedesimarmi in lei, ma ho potuto capire cosa volevano dire con questo completo indottrinamento e la negazione della propria autonomia e dei propri diritti".
L'interprete di Alicent ha quindi sottolineato: "Non mi si poteva chiedere di incamminarmi di nuovo per quella strada".
House of the Dragon come Succession: l'eredità per il Trono si gioca in famiglia
La moglie di Viserys, secondo la sua interprete, è rimasta amereggiata e segnata nel corso del tempo a causa del ruolo legato al suo genere: "Lei è stata completamente cresciuta per riprodursi e per crescere uomini potenti. Quella è la sua unica funzione in questa vita". Olivia ha raccontato: "A meno che non stia combattendo contro gli uomini, non verrà mai ascoltata. Si tratta di imparare a vivere con questa folle oppressione. Come mi posso muovere ogni giorno di qualche centimetro per allentare la stretta?". Cooke ha ribadito che la giovane donna ha dovuto affrontare questa situazione per tutta la sua vita: "Potete vedere la sua lotta con il suo essere una donna e il potere che può usare ed è completamente separato da quello di suo marito, da suo padre o persino dai suoi figli. Ed è inoltre semplicemente una questione morale in cui si trova quando non sta più ascoltando il padre. Penso che vedremo nella sua evoluzione che si tratta di una completa crisi esistenziale. Fa delle cose davvero orribili, ma poi si deve pensare che sta cercando di proteggere suo figlio, di andare contro il patriarcato. Devo provare a mantenere la legittimità della corona. Tutte queste cose che prova sono molto più grandi di lei. Penso che sia il motivo per cui non può controllarlo e si rivolge di più alla fede come una specie di elemento tangibile di controllo, perché non la possiede in nessun modo nella sua vita. Ha tutti questi uomini intorno a lei che semplicemente vogliono un pezzo di lei o usarla in modo specifico, ma nessuno in realtà pensa ai suoi interessi. Si tratta semplicemente di un'esistenza solitaria".