Proprio in questi giorni il presidente della Showtime si è divertito a tormentare il pubblico in merito all'assillante questione del ritorno di Damian Lewis come regular in Homeland: "Vi piacerebbe saperlo, vero?" ha detto David Nevins durante la conferenza stampa della Television Critics Association, e fortunatamente la risposta a questa domanda è arrivata, con tanto di conferma ufficiale, durante l'after party che la Fox ha organizzato per i Golden Globes.
L'arcano mistero è stato svelato dal produttore esecutivo Howard Gordon che ha detto "Brody è vivo ed è quindi naturale che tornerà nella serie, la più grande sfida della prossima stagione sarà trovare un modo per farlo ritornare, ma non c'è dubbio che ci sarà". In molti temevano che il personaggio non facesse parte del cast dei regular della prossima stagione, sia per il fatto che Brody è attualmente un fuggiasco ricercato da tutte le agenzie del paese, sia perchè il produttore Alex Gansa aveva dichiarato "Avevamo una visione molto chiara delle prime due stagioni, con la terza non è così, dobbiamo fare il punto della situazione... Il coinvolgimento di Damian, di Morena Baccarin e Morgan Saylor non è ancora stabilito".
In realtà Lewis ha firmato un contratto per ben sette stagioni della serie, ma l'attore ha dichiarato durante una recente intervista "essenzialmente non vuol dire niente, non è una garanzia, gli autori possono uccidermi quando vogliono". Un'affermazione un po' naive da parte dell'attore, considerato che Brody e Carrie sono l'anima dello show e che sarebbe una mossa veramente azzardata da parte degli autori eliminare uno dei due co-protagonisti. Forse in futuro, quando il serial arriverà alla sua conclusione, saremo pronti a un finale drammatico e devastante, ma per il momento Carrie e Brody resteranno con noi.