Nuovo appuntamento con "Hatfields & McCoys" - la miniserie in prima tv vincitrice di cinque Emmy Awards e un Golden Globe interpretata da Kevin Costner - mercoledì 22 gennaio, in prima serata, su Retequattro. Il secondo episodio vede gli Hatfield in cerca di vendetta, dopo che i McCoy hanno ucciso il fratello minore del capofamiglia 'Anse'. Amici e conoscenti si alleano con le parti coinvolte, per dare aiuto e sostegno ai due capi dei clan rivali. La lotta è senza esclusione di colpi...
Chiamato a commentare con pillole critiche distribuite a scacchiera nel palinsesto della rete diretta da Giuseppe Feyles, Tatti Sanguineti. La figura di Hatfield, secondo il critico è quella di "un disertore di tipo nuovo: non vigliacco, non psicopatico, ma lucido". "Infatti Hatfield", spiega Sanguineti, "diventa un imprenditore, come Clark Gable in Via col vento: un tagliatore di legno per le traversine della ferrovia".
Quanto all'effetto History Channel di Hatfields & McCoys, Sanguineti ne coglie l'evidenza nella "verosimiglianza documentale, nel grigio, nel seppia, nei colori virati" e nel fatto che all'opera manchino gli sguardi delle donne e i punti di vista soggettivi. "Si rappresenta lo scontro fra due mondi, ma lo si filma in un modo oggettivo, senza l'occhio di Costner (Hatfield) o di Paxton (McCoy)", prosegue il critico. Quando a Kevin Costner, al suo "radicamento nella storia americana", conclude Sanguineti, "in Hatfields & McCoys, il tratto che ne fa un antipistolero e forse un borghese è la pipa".