La serie di Harry Potter ha visto morire molti personaggi, sia buoni che cattivi, ma J.K. Rowling per un periodo ha accarezzato l'idea di uccidere Ron Weasley.
Nella famosa intervista del 2014 A Conversation between JK Rowling and Daniel Radcliffe, che conta ora più di otto milioni di visualizzazioni, parlando con l'attore la scrittrice ha rivelato che non era Hagrid, ovvero la sua scelta iniziale, ad essere entrato nella lista dei "personaggi sacrificabili", bensì qualcun'altro, almeno per un breve periodo.
Durante la conversazione Daniel domanda alla Rowling: "Avrei un'altra cosa da chiederti, c'è mai stata la possibilità di sacrificare uno dei tre personaggi principali? Io ero sicuro che uno di noi tre sarebbe morto."
"Stranamente, ho pianificato fin dall'inizio che nessuno di loro sarebbe morto", dice l'autrice. "Poi a metà strada, e quest penso rifletta il fatto che non stavo molto bene in quel periodo, ho iniziato a pensare che avrei potuto ucciderne uno. Per puro dispetto."
Ma, ovviamente, la Rowling alla fine ha deciso di far sopravvivere Ron (anche se suo fratello Fred non è stato così fortunato). "Era un pensiero astratto ma devo ammettere che ho preso seriamente in considerazione l'idea di uccidere Ron Weasley" ammette, aggiungendo: "È un vero sollievo poterne parlare finalmente, poter parlare di tutto questo, è bellissimo".
Tornando ad Hagrid, la scrittrice sapeva che doveva vivere fino alla fine dato che aveva un ruolo importante in una scena molto potente nel finale dell'ultimo libro. La scrittrice aveva nella sua mente, sin dall'inizio, l'immagine di Hagrid che piange stringendo in braccio il corpo esanime del protagonista della saga.
I lettori di tutto il mondo sono stati introdotti al mondo dei maghi nel 1997 con Harry Potter e la pietra filosofale culminando nel 2007 con Harry Potter e i doni della morte - parte 2. Ma sin dall'inizio c'era un personaggio che la Rowling era sicura di non poter uccidere, la scrittrice ha raccontato a Daniel che l'immagine di Hagrid che culla Harry "morto" nel capitolo finale della saga (un momento che ritroviamo e che si ricollega all'inizio della serie, quando Hagrid porta il piccolo Harry in salvo a casa dei Dursley) era stata pianificata e ideata sin dall'inizio, un'idea che è rimasta con lei durante l'intera stesura dei libri. Se solo l'avesse voluto, afferma la Rowling, Hagrid sarebbe stato una delle tante possibili e più plausibili vittime nel corso della storia, ma quell'immagine e il destino finale che aveva progettato per il guardiacaccia di Hogwarts lo hanno salvato.