Daniel Radcliffe è diventato famoso, ancora bambino, grazie alla saga di Harry Potter, un franchise talmente popolare che, secondo l'attore, sarà per forza sottoposto al solito trattamento nostalgia, anche noto come reboot.
Basata sulla serie di romanzi della britannica J.K. Rowling, la serie cinematografica ha donato negli anni un successo incredibile a quei personaggi e ai giovani interpreti, in particolar modo al trio di protagonisti Emma Watson, Rupert Grint e Daniel Radcliffe. Proprio quest'ultimo ha dichiarato che è solo questione di tempo prima che qualcuno metta di nuovo le mani su quelle storie per far scorrere indietro il nastro: "Sono sicuro che ce ne sarà un'altra versione, so che non sarò l'ultimo Harry Potter che vedrò nella mia vita... I film di Harry Potter vengono trattati con una certa sacralità al momento, ma passerà, l'intoccabilità svanirà ad un certo punto e sarà interessante vedere a che trattamento li sottoporranno, se ne faranno un reboot al cinema, una serie tv... Mi intriga immaginare quello che potrà succedere".
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In effetti quanto auspicato da Radcliffe è ampiamente condivisibile: non soltanto la moda hollywoodiana, da qualche anno a questa parte, è quella di rimetter mano a film e serie tv di enorme successo (pensiamo per esempio a tutti i remake Disney che ci aspettano nei prossimi mesi, da Aladdin a Il Re Leone), ma la Warner stessa non ha perso tempo appena terminata la saga del maghetto, portando al cinema la sua naturale espansione rappresentata dalla serie di Animali fantastici.
Daniel Radcliffe, dal canto suo, guarda già oltre: non soltanto è nel cast di Miracle Workers, nuova serie tv con protagonista Steve Buscemi cominciata proprio ieri su TBS, c'è addirittura chi lo vuole new entry nell'universo degli X-Men. Radcliffe nuovo Wolverine? Lui risponde così.