James Gunn, regista di Guardiani della Galassia, ha ufficialmente approvato una teoria dei fan per quanto riguarda il personaggio di Groot. Per l'esattezza, un'ipotesi relativa a un oggetto di cui l'albero senziente si serve nel terzo film degli Avengers.
Tale Elizabeth Purvis ha contattato il regista su Twitter, spiegando che secondo la di lei figlia di sette anni, il vaso contenente le caramelle di cui si nutre Groot sarebbe lo stesso dove lui è germogliato alla fine del primo lungometraggio dedicato ai Guardiani. "Ha ragione?", ha chiesto. Questa la risposta di Gunn: "Mi piace, quindi diciamo di sì. E puoi dirle che è un'invenzione sua." Tra i commenti ci sono poi state discussioni sull'impatto che le teorie degli spettatori possono avere sul contenuto dei film del Marvel Cinematic Universe, e Gunn ha precisato che almeno una di queste è stata all'origine di una memorabile gag nel secondo film dei Guardiani: il cameo di Stan Lee, che in quella sede lavora per gli Osservatori (il che spiegherebbe la sua ubiquità nel MCU).
Perché Stan Lee appare in tutti i film Marvel? Le teorie "cosmiche" dei fan
James Gunn è attualmente impegnato con la post-produzione di The Suicide Squad, previsto per il prossimo anno e per ora non impattato dall'emergenza sanitaria che ha bloccato i set e in alcuni casi anche le sale di montaggio. Dopodiché tornerà al mondo Marvel con Guardians of the Galaxy Vol. 3, la cui lavorazione dovrebbe iniziare il prossimo febbraio, situazione globale permettendo (la sceneggiatura è già stata scritta un paio d'anni fa).
Stando a quanto dichiarato in precedenza dallo stesso Gunn, si tratterà dell'ultima avventura della formazione attuale dei Guardiani, e alcune indiscrezioni suggeriscono che si parlerà delle origini di Rocket, il cui creatore potrebbe essere l'antagonista del film. Per quest'ultimo i fan hanno ipotizzato il casting di Mark Hamill, il quale è vicino di casa di Gunn e ha precedentemente affermato di volerlo incontrare per parlare del più e del meno.