Salvatore Esposito ha parlato della versione inedita di Genny Savastano che il pubblico conoscerà vedendo Gomorra 5, la nuova ed ultima stagione della serie TV ideata da Roberto Saviano.
Questa settimana, Salvatore Esposito è stato ospite di Giffoni 2021. Per l'occasione, l'attore italiano ha incontrato i giffoner di IMPACT! ed ha parlato anche dell'ultima stagione di Gomorra - La Serie, attesa su Sky e NOW TV per il mese di novembre. Una vera e propria chiusura del cerchio che ha portato Esposito a dire addio al personaggio di Gennaro Savastano, da lui interpretato sul piccolo schermo dal 2014 e che gli ha donato popolarità a livello internazionale. A tal proposito, l'attore ha dichiarato ai giffoner: "Quando ho pubblicato un video dove davo l'addio a Genny e a una serie che mi ha dato tantissimo avevo dentro una frattura, per la fine di un percorso e il dolore di staccarmi da un personaggio estremamente complesso e complicato da gestire, che mi ha fatto crescere tantissimo. Ogni volta che dovevo raccontarne un'evoluzione imparavo qualcosa sia da uomo che da attore, ad esempio a non giudicare nessuno a priori".
Salvatore Esposito fa riferimento ai crimini commessi dal suo personaggio nel corso degli episodi, sottolineando però come egli stesso sia a sua volta una vittima: "Genny "commette atti orribili, che lo rendono degno dell'inferno, ma è anche vittima del contesto in cui è nato e cresciuto e delle scelte fatte per lui della madre e il padre. Più volte mi sono chiesto cosa sarebbe accaduto se fosse cresciuto in un altro ambiente". Considerata l'evoluzione del personaggio rispetto alla prima stagione, quale Genny deve aspettarsi il pubblico nell'ultima stagione? L'attore spiega: "La gente troverà un Genny ancora diverso, magari non nel look ma nella testa. Posso dire che questa ultima stagione lascerà tutti quelli che hanno amato come me questa serie tristi da un lato ma felici dall'altro".
Dopo essersi lasciato alle spalle il set di Gomorra 5, Salvatore Esposito ha iniziato le riprese di Rosanero, un film tratto dall'omonimo libro di Maria Tronca edito da Baldini & Castoldi, che lo vede nel ruolo di protagonista al fianco di una bambina di dieci anni, oltre che di co-sceneggiatore insieme ad Andrea Porporati.