Il Gladiatore 2 vede il Lucio Vero di Paul Mescal ripercorrere il viaggio intrapreso dal padre, il Massimo Decimo Meridio di Russell Crowe nel film originale, diventando un coraggioso combattente tra la folla del Colosseo e gli imperatori assetati di sangue.
Nonostante la fine di Massimo ne Il Gladiatore, il regista Ridley Scott ha recentemente confermato che Crowe era ansioso di recitare nel sequel e ha rivelato il motivo per cui il suo ritorno non si è mai concretizzato.
Nel corso di un'intervista con People, Scott ha reso noto l'interesse di Crowe per Il Gladiatore 2 e il progetto di riportare in vita Massimo, morto valorosamente dopo la battaglia culminante con Commodo (Joaquin Phoenix) nel primo film.
La resurrezione di Massimo
Secondo Scott, Crowe voleva che il suo personaggio tornasse dalla morte e negli anni Duemila hanno effettivamente lavorato a delle idee con l'allora sceneggiatore Nick Cave per uno script preliminare. Scott voleva riportare in vita Massimo attraverso un portale, ritenendo che fosse l'unica soluzione logica. Tuttavia, Crowe non era entusiasta dell'idea.
"Io e Russell ci abbiamo provato circa 18 anni fa", ha dichiarato Scott. "Avevo Nick Cave che scriveva la sceneggiatura e continuavo a dire [a Russell]: 'Ma tu sei morto'. E lui rispose: 'So di essere morto, ma voglio tornare dalla morte'".
"L'unico modo per farlo era andare in un'altra battaglia e, attraverso un guerriero morente, tornare nello spirito del guerriero. Questo è il suo portale", ha aggiunto Scott. Dopo aver presentato l'idea a Crowe, Scott ha ricordato: "Ha risposto: 'Allora non va bene, vero?'. E così non ha funzionato".
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Scott ha fatto di Lucio il personaggio centrale, cambiando la narrazione dopo che David Scarpa ha sostituito Cave come sceneggiatore. Scott e Mescal hanno recentemente confermato di non aver mai consultato Crowe durante la lavorazione de Il Gladiatore 2, vista la morte di Massimo, anche se Scott ha insistito sul fatto che i rapporti tra lui e Crowe sono rimasti buoni. Nel frattempo, Crowe ha dichiarato di essere rimasto leggermente a disagio per il fatto di non essere stato coinvolto nel sequel, anche se continua a tenere in grande considerazione il franchise.