Oltre 120 titoli di film che sono stati realizzati dal 1937 agli anni '90, otto nuovi ambienti dedicati ai periodi storici fondamentali del cinema italiano e internazionale a Cinecittà: è Girando a Cinecittà, la nuova mostra ospitata negli storici studi di Cinecittà che racconta 70 anni di storia del cinema attraverso i generi più importanti e significativi che hanno lasciato un segno nell'immaginario collettivo: i grandi film delle origini, il drammatico periodo della guerra e del neorealismo che ne seguì, l'arrivo delle produzioni americane e il fenomeno del divismo. Dalla Hollywood sul Tevere, avvolti dalle immagini, fotografie e costumi dell'epoca si arriva al periodo dei film sulla Roma antica, quando a Cinecittà le produzioni in corso erano Quo Vadis?, Cleopatra, Ben Hur, ma anche quei tanti peplum italiani dedicati alle fatiche di Ercole e alle imprese di Maciste.
Attraverso la suggestione di scenografie che arricchiscono e caratterizzano ciascun ambiente, si arriva al periodo della commedia italiana: in una scenografia che richiama il film I soliti ignoti, ci si immerge in uno dei più prolifici periodi di produzione filmica italiana che ha visto fiorire i nomi di tanti comici e interpreti: Aldo Fabrizi, Totò, Alberto Sordi, Walter Chiari, e le straordinarie dive italiane che tanto assomigliavano a quelle americane in quegli anni: Sophia Loren, Gina Lollobrigida, Silvana Mangano, Silvana Pampanini, Sylva Koscina, Marisa Allasio. Attori ed attrici che, insieme a tanti altri di quel periodo, hanno reso celebre il cinema italiano nel mondo. Monica Vitti, Virna Lisi, Sandra Milo, Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Franco Nero e tanti nomi ancora si succedono nei periodi di produzione accanto ad interpreti straordinari come Gregory Peck, Audrey Hepburn, Elizabeth Taylor.
E' dedicata agli Spaghetti western una sezione della mostra: siamo nelle atmosfere dei saloon e dei duelli a cielo aperto, dagli anni '60 fino al Quentin Tarantino di Django Unchained che mette in luce un periodo produttivo ed un genere tutto italiano che ha influenzato il modo di fare western negli USA. La conclusione di questo viaggio in settant'anni di storia si conclude con un grande omaggio al maestro Sergio Leone, in una saletta di proiezione circondata dalle scenografie ispirate a C'era una volta in America.