Giorgio Armani fece arrabbiare Donatella Versace quando disse che Gianni Versace "vestiva le zoccole" per sua stessa ammissione. La sorella dello stilista pretese le scuse da Armani, che stasera in televisione presenta la sua nuova collezione Primavera/Estate 2021.
Cinque anni fa Giorgio Armani rilasciò un'intervista al Sunday Times in cui fece numerose dichiarazioni, una di queste fece saltare dalla sedia Donatella Versace. Al giornale britannico, lo stilista piacentino disse tra le altre cose: "Un omosessuale è un uomo al cento per cento, non ha bisogno di vestirsi da omosessuale" una frase che suscitò molte polemiche, ma non fu questa a far arrabbiare Donatella. Parlando con il tabloid londinese, Armani ricordò una conversazione che aveva avuto con Gianni Versace: "Eravamo a Roma e ci incontrammo in Piazza di Spagna per un evento di moda. Gianni guardava i modelli e mi disse: 'Io vesto le troie, tu le suore'".
Non era la prima volta che Armani raccontava questo episodio, ne aveva parlato anche cinque anni prima nell'intervista a Vanity Fair, quella in cui fece coming out. La seconda volta Donatella Versace rispose con una dichiarazione affidata ai giornali "Ho trovato estremamente rude e senza gusto che il Signor Armani abbia ancora una volta messo parole in bocca a mio fratello, soprattutto perché purtroppo non è più con noi per poter rispondere. Questa è la seconda volta che lo dichiara e la prima fu immediatamente dopo la sua morte e si scusò con me per averlo fatto. Quando mio fratello parlava di moda l'unica parola che usciva dalla sua bocca era glamour. Quello che bisognerebbe dire oggi a proposito di Gianni è che possa riposare in pace".
Gianni Versace fu ucciso il 15 luglio 1997 sugli scalini davanti alla propria abitazione a Miami Beach. Ad ammazzarlo con due colpi di pistola fu Andrew Cunanan, un giovane serial killer che aveva, presumibilmente, già ucciso altre persone nei giorni precedenti. Cunanan fu ritrovato morto qualche giorno dalla polizia che fece irruzione nella casa galleggiante dove si era rifugiato. Secondo le ricostruzioni, l'assassino si tolse la vita sparandosi in bocca. La morte dello stilista italiano è stata raccontata nella pluripremiata miniserie televisiva American Crime: L'assassinio di Gianni Versace.