Il regista Gabriele Muccino ha partecipato al Giffoni Film Festival di quest'anno per presentare il suo nuovo thriller Fino alla fine, in sala dal 31 ottobre, ma durante il festival il regista ha presieduto un altro evento molto importante. Muccino è infatti salito sul palco del Giffoni a consegnare il premio come Miglior spot sociale per la campagna Anas "Quando sei alla guida tutto può aspettare".
Lo spot, che mette l'accento sulle distrazioni dovute ai cellulari (una delle cause principali di incidenti stradali) è realizzato in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Polizia di Stato e mostra tre influencer che mentre fanno dei video, si bloccano davanti a un problema.
Gabriele Muccino: "L'ultimo bacio parlava di me, quel personaggio ero io"
L'incidente di Muccino e la sua influenza artistica
Durante la consegna lo stesso regista ha ricordato un incidente stradale mortale che lo ha coinvolto tempo fa: "Anni fa per una banale distrazione feci un incidente quasi mortale in Grecia, di cui ho ancora delle cicatrici in testa. Non bisogna mai abbassare la soglia di attenzione quando si è alla guida. Bisogna insegnare ai giovani a gestire il tempo, non solo a subirlo. Un messaggio può aspettare", dice Muccino.
Del resto, il tema dell'incidente stradale torna più volte nei suoi film, da L'ultimo bacio a Sette anime con la star internazionale Will Smith. "Sono ossessionato dalla questione del telefono da sempre", dice, e rivela: "Nella sceneggiatura di Sette anime la storia era quella di un generale della Nasa che si riteneva responsabile di sette morti per l'esplosione di uno Shuttle. Io proposi qualcosa in cui lo spettatore potesse riconoscersi". Da qui l'incidente provocato dalla distrazione alla guida a causa dell'uso del telefono.
Muccino racconta: "L'incidente è l'interruzione fatale di un'esistenza. Io ho usato altre volte l'incidente nei miei film. Ho usato spesso le auto come deus ex machina, come elementi drammaturgici che creavano una fatalità, quindi una crisi fortissima all'interno della storia e del personaggio".
Riguardo al suo nuovo film, Fino alla fine, il regista racconta: "E' un film sulle scelte. Racconta le avventure di una ragazza americana, una turista, che in una notte deve prendere delle decisioni, alcune della quali la porteranno in direzioni che mai poteva immaginare e che sono irreversibili, un cambio di binario che porta ad una strada impensabile, a cambiamenti che possono destabilizzare, sorprendere o far deragliare. Ma il deragliamento delle nostre vite è anche quello che scegliamo di fare".
Fino alla fine è ambientato a Palermo e si svolge in 24 ore; tra gli attori Saul Nanni, Lorenzo Richelmy, Enrico Inserra, Francesco Garilli. E ancora Ruby Kammer, Yan Tual, Mitch Salm, Grace Ambrose, Syama Rayner, Samuel Kay. Un gruppo di ventenni, ancora inesperti nel maneggiare la vita, scopriranno quanto sia facile commettere errori perché in fondo "La vita non è altro che il risultato delle scelte che facciamo".