Bill Murray sarebbe pronto a interpretare un nuovo capitolo della saga dei Ghostbusters giustificando la decisione con motivi economici. L'attore, ospite al Festival di Cannes con lo zombie movie I morti non muoiono, ha ammesso la disponibilità a tornare ancora una volta a rivisitare la saga ectoplasmatica visto che i primi due film gli hanno permesso di pagare il college al figlio.
Al momento Bill Murray si prepara a fare ritorno sul set a New York, diretto ancora una volta da Sofia Coppola, per On the Rocks. Quanto alla saga dei Ghostbusters, per anni l'attore ha declinato la partecipazione di fronte all'ipotesi di un nuovo reboot, per poi comparire in un cameo nella versione femminile del 2006. Adesso Jason Reitman, figli del regista dei primi due Ghostbusters, Ivan Reitman, ha deciso di prendere in mano le redini del revival che entrerà in lavorazione in estate e Murray si è reso disponibile a fare ritorno.
"Questo franchise ha pagato il college a mio figlio. Abbiamo fatto questa cosa, ce ne siamo presi cura. E' stato un film molto divertente da girare. Ho un legame speciale coi miei colleghi, sono persone meravigliose. Danny Ackroyd, Ernie Hudson, Harold Ramis, Rick Moranis, Annie Potts, sono fantastici e hanno avuto meravigliose carriere. Trattano bene le persone, capiscono cosa significhi fare l'attore. E' una collaborazione positiva".
Bill Murray distingue, però, la relazione personale con gli altri attori dalle esigenze di marketing che stanno dietro al progetto: "Il rapporto che ho con loro non è quello che ho con Sony. Per anni hanno detto 'Non possiamo fare un altro Ghostbusters perché Bill Murray non vuole cambiare l'accordo fatto nel 1994'. E' vero, non l'ho fatto, e sapete perché? Hanno fatto il film. Loro sono nuovi, io sono vecchio. Se va bene per i nuovi deve andar bene anche per voi."
Bill Murray ha spiegato di aver accettato di partecipare al reboot di Paul Feig per via della sua amicizia con Kate McKinnon e Melissa McCarthy: "Ero nel film perché me lo hanno chiesto e sapevo che se avessi rifiutato tutti avrebbero detto che volevo boicottare il progetto. Ho accettato per supportare loro, così l'ho fatto una volta e lo rifarei di nuovo."
I morti non muoiono, Bill Murray: "Cosa trovo davvero spaventoso? Cannes!"
Nonostante la solidarietà agli amici, la distanza tra Bill Murray e Hollywood è aumentata nel corso degli anni: "I grandi film degli studios oggi hanno il loro modo digitale di fare le cose e hanno le loro formule. Contano i follower che hanno su Twitter, quella roba lì. Questo è un fattore, ma dal momento che io non ho followers su Twitter, non sono spendibile nel loro mondo. Sono un elemento negativo in un film."
Se volete conoscere il nostro giudizio sul nuovo film di Bill Murray presentato a cannes potete leggere la nostra recensione di I morti non muoiono.